Durante la Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, ha incontrato il primo ministro iracheno Al Abadi. Si è trattato di un’importante occasione per discutere, dopo la liberazione di Mosul est, degli ultimi sviluppi in Iraq, dove l’Italia e’ impegnata in prima linea nella lotta a Daesh, con un notevole investimento di risorse e uomini.
“Guardiamo con favore ai progressi compiuti finora nella campagna militare per la liberazione di Mosul est, intrapresa da parte delle autorità irachene con il sostegno della coalizione globale”, ha dichiarato Alfano. Il ministro ha tenuto poi ad assicurare il suo interlocutore sul fatto che “l’Italia sostiene la piena “ownership” irachena come parte di un processo politico inclusivo, che coinvolga tutte le componenti etniche, tra cui il Kurdistan iracheno”.
“Ci auguriamo che questo possa divenire un modello di cooperazione per l’Iraq del dopo-Daesh”, ha concluso il titolare della Farnesina, specificando che il Governo italiano intende mantenere e rafforzare il proprio impegno in Iraq dove “l’Italia ha addestrato finora ben 11.000 unità militari- tra cui 7.200 Peshmerga – e la Task Force dei Carabinieri ha formato più di 6.800 unità di Polizia locale e federale, che svolgono un lavoro eccellente nel presidio e nella stabilizzazione delle aree liberate”.