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Algeria, convegno su lotta contro tratta delle persone

La lotta contro la tratta delle persone è una priorità per l’Italia, soprattutto alla luce dell’incidenza di questo fenomeno sull’aumento dei flussi migratori e dei legami con la criminalità organizzata e le organizzazioni terroriste. Lo ha detto l’Ambasciatore d’Italia ad Algeri, Giovanni Pugliese, in occasione del Convegno nazionale sui procedimenti giudiziari nei casi di tratta di persone organizzato dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC) in Algeria in partenariato con il Comitato nazionale per la prevenzione e la lotta contro la tratta delle persone. Il convegno, che si è tenuto lo scorso 17 maggio, è stato realizzato anche grazie a un contributo finanziario del Governo italiano. Presenti, fra gli altri, il Presidente del Comitato nazionale algerino, rappresentanti del Ministero della Giustizia algerino ed oltre quaranta magistrati e funzionari della Polizia algerina e della Gendarmeria nazionale. 

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Nel suo intervento, l’Ambasciatore Pugliese ha ricordato l’impegno dell’Italia ad aggiornare in modo onnicomprensivo il nuovo piano d’azione nazionale per il periodo 2021-2023 ed ha, fra l’altro, sottolineato che, di fronte a tale fenomeno che ha evidentemente un carattere transnazionale, una rafforzata collaborazione internazionale, soprattutto nel comune bacino del mar Mediterraneo, sia oggi imprescindibile. “L’intuizione fondamentale – ha aggiunto Giovanni Pugliese – che noi tutti dobbiamo al giudice Giovanni Falcone è la necessità di disporre di strumenti transnazionali efficaci di cooperazione giudiziaria e tra polizie. È proprio grazie alla Convenzione di Palermo, di cui l’anno scorso il mondo intero ha celebrato il ventesimo anniversario, e ai suoi Protocolli addizionali, che oggi nessuno Stato più nel mondo si trova da solo a condurre un’azione di contrasto contro un fenomeno che, per sua stessa natura, travalica i confini nazionali”. 

 

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L’Ambasciatore ha concluso l’intervento evidenziando che lo scambio di esperienze tra magistrati sarà tanto più utile e reciprocamente vantaggioso alla luce delle sfide complesse, non solo di taglio giuridico, che il fenomeno dell’immigrazione e della tratta di esseri umani pongono quotidianamente. Sfide che si distinguono non solo per il loro impatto sociale ed economico, ma anche e soprattutto per la natura degli interessi protetti in gioco, a partire proprio dal rispetto dei diritti umani e della dignità delle persone, specialmente quelle più vulnerabili come le donne e i minori.  

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