Sofia, 30 maggio – La grande vicinanza e la comunanza di interessi che caratterizzano storicamente i rapporti tra Italia e Bulgaria sono state sottolineate dall’ambasciatrice d’Italia a Sofia, Giuseppina Zarra, che ha espresso soddisfazione per il rafforzamento della collaborazione economica e l’intensificazione della presenza di aziende italiane nel Paese balcanico.
“I rapporti tra Italia e Bulgaria sono eccellenti: la Bulgaria è un Paese tradizionalmente molto vicino e legato all’Italia da consolidati rapporti politici, economici e culturali. Anche storicamente i rapporti tra i due Paesi sono sempre stati caratterizzati dalla presenza di profondi legami di amicizia e una generale comunanza di interessi”, afferma l’ambasciatrice in un’intervista all’ANSA. Quest’anno, aggiunge, la Bulgaria celebra 15 anni dall’ingresso nell’Unione Europea e 17 dall’ingresso nella Nato “e questa comune appartenenza consolida ulteriormente un partenariato strategico, in particolare in considerazione dell’accelerazione impressa all’approfondimento delle politiche dell’Unione e della collaborazione nell’Alleanza Atlantica dalla drammatica circostanza dell’aggressione russa all’Ucraina”.
In ambito economico, osserva Zarra, oltre ad essere tra i primi partner commerciali della Bulgaria, “l’Italia rappresenta oggi uno dei principali investitori stranieri nel Paese, occupando il quarto posto in termini di stock di investimenti esteri nel Paese con 2.842 milioni di euro complessivi. Assistiamo inoltre ad un costante incremento del numero di aziende italiane presenti in Bulgaria, cresciuto di oltre il 300% negli ultimi 10 anni ed arrivato oggi a contare quasi 12.000 imprese (a partecipazione mista italiana), di cui oltre 1.000 con un fatturato superiore ai 200.000 euro”. Le imprese italiane, spiega l’ambasciatrice, contribuiscono inoltre alla “creazione di oltre 50.000 posti di lavoro nel Paese, con un fatturato complessivo che supera i 5 miliardi di euro (pari a circa il 9,1% del PIL nazionale del Paese)”.
Quanto ai rapporti commerciali con l’Italia, “l’interscambio nel corso del 2021 è cresciuto del +27,1% rispetto all’anno precedente, attestandosi in totale a 5,2 miliardi di euro rispetto ai 4,1 miliardi complessivi del 2020”. L’Italia, sottolinea Zarra, rimane quindi uno dei principali partner commerciali della Bulgaria, essendo preceduta solo dalla Germania e dalle confinanti Romania e Turchia.
Dal punto di vista culturale poi, l’Italia rappresenta “un Paese leader ed è presente in tutte le maggiori rassegne culturali in campo artistico, musicale, cinematografico e letterario, grazie all’intensa attività dell’Ambasciata e dell’Istituto Italiano di Cultura: in Bulgaria c’è una forte domanda di Italia. L’italiano è insegnato in 4 scuole bulgare grazie all’applicazione dell’accordo in vigore tra i due Paesi in materia di insegnamento linguistico, oltre naturalmente alla specializzazione in Filologia italiana presso l’Università San Clemente di Sofia, alla cattedra di italianistica presso la New Bulgarian University di Sofia ed ai programmi di insegnamento presso il Liceo Gorna Banja di Sofia, con il quale abbiamo un accordo ad hoc”, spiega l’ambasciatrice. Corsi di italiano sono inoltre offerti dall’Istituto Italiano di Cultura di Sofia e da altri soggetti ed enti privati che si occupano di insegnamento linguistico. “Gli studenti bulgari – osserva inoltre la diplomatica – manifestano un grande interesse per lo studio universitario in Italia: abbiamo recentemente organizzato una fiera delle Università italiane che ha visto la presenza di oltre 40 atenei italiani e la partecipazione di circa 800 studenti bulgari”. Oltre ai tanti eventi già svoltisi nei mesi scorsi, compresi numerosi concerti e una grande mostra dedicata a Dante Alighieri per celebrare i 700 anni dalla sua morte, altre iniziative vedranno l’Italia protagonista in Bulgaria nella seconda metà dell’anno, compresi i tanti eventi che affiancheranno la settimana della lingua e quella della cucina italiana.
Sui rischi di accentuazione dell’instabilità nei Balcani derivanti dal conflitto armato in Ucraina, l’ambasciatrice Zarra ritiene che “la Bulgaria in quanto membro dell’Ue e della Nato può contribuire in maniera determinante ad arginare l’instabilità e facilitare il definitivo avvicinamento della regione all’Ue, attraverso il sostegno al processo di integrazione nell’Unione Europea dei Paesi dei Balcani Occidentali, in primis della Repubblica di Macedonia del Nord e Albania”.
“L’Italia – afferma Zarra – ritiene strategica l’apertura dei negoziati di adesione con Albania e Repubblica di Macedonia del Nord per rafforzare la stabilità politica ed economica della regione. Stiamo attivamente lavorando a livello bilaterale e nel quadro dell’Unione Europea per superare le difficoltà che ancora permangono nella soluzione delle divergenze tra la Bulgaria e la Repubblica di Macedonia del Nord e che ancora non hanno consentito l’avvio dei negoziati”. “Oltre ai continui contatti ai massimi livelli a Bruxelles in occasione in particolare dei Consigli Europei – aggiunge l’ambasciatrice – sono recentemente venuti a Sofia in visita ufficiale il sottosegretario agli Affari Europei Amendola ed il presidente della Camera dei Deputati Fico per sensibilizzare la Bulgaria ad una rapida definizione della questione, e il primo ministro Petkov ha incontrato il 23 maggio scorso a Roma il presidente del Consiglio Draghi”. (ANSA)