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Giuseppe Pella



  • Nato a Valdengo il 18 aprile 1902. Deceduto nel 1981

  • Laureato in Economia e commercio, docente universitario.
  • Proviene dall’Azione cattolica italiana.
  • Nel 1946 viene eletto all’Assemblea costituente nelle liste della Democrazia cristiana, partito per il quale viene poi eletto alla Camera dei deputati nel 1948. Nel 1968 passa al Senato.
  • Sottosegretario alle finanze nel II e nel III Governo De Gasperi, è nominato Ministro delle finanze nel IV Governo De Gasperi, del tesoro e, dal 23 maggio 1948, Ministro del bilancio ad interim nel V, VI, VII e VIII Governo guidato dallo statista trentino.
  • Dal 17 agosto 1953 al 5 gennaio 1954 è Presidente del Consiglio dei Ministri e tiene l’interim degli affari esteri e del bilancio. In questo periodo, si acuiscono le tensioni tra l’Italia e la Jugoslavia per la questione di Trieste, crisi ulteriormente aggravata da incidenti provocati dalla questione dell’esposizione della bandiera italiana.
  • ll’inizio di novembre, il Ministero degli esteri italiano chiede che venisse autorizzato lo sventolio del tricolore sul municipio di Trieste in occasione dell’anniversario dell’entrata in città delle truppe italiane nel 1918. Il permesso non viene accordato.
  • Seguono tre giorni di manifestazioni di piazza e la polizia del Governo militare alleato reagisce con brutalità aprendo il fuoco contro i dimostranti.
  • Dopo quelle drammatiche giornate, la diplomazia si applica con ulteriore impegno a trovare una soluzione alla questione di Trieste, alla quale si giunge il 5 ottobre 1954 con il memorandum d’intesa che consegnava all’Italia la “zona A,” lasciando la “zona B” alla Jugoslavia.
  • Dal novembre 1954 al dicembre 1955, Pella assume l’incarico di Presidente dell’assemblea della Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA).
  • Nel 1957 è Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli affari esteri nel Governo Zoli, carica quest’ultima che mantiene anche nel II Governo Segni. Nel 1960 è Ministro del bilancio nel III Governo Fanfani.
  • Nel 1972 ricopre il suo ultimo incarico ministeriale quale responsabile delle finanze nel I Governo Andreotti.