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IMO – Organizzazione Marittima Internazionale

L’ Organizzazione

L’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO – International Maritime Organization) è un’Agenzia specializzata delle Nazioni Unite – istituita a seguito dell’adozione della Convenzione internazionale marittima di Ginevra del 1948 – volta a promuovere la cooperazione marittima tra i paesi membri e a garantire la sicurezza della navigazione e la protezione dell’ambiente marino. L’IMO ha sede a Londra e ad essa aderiscono attualmente 174.

L’IMO è articolata in una Assemblea che si riunisce a cadenza biennale (ultima sessione nel 2019), un Segretariato, un Consiglio Esecutivo (composto da 40 Stati membri), cinque Comitati principali e nove Sottocomitati.

L’Italia è membro del Consiglio dell’IMO, categoria A, rientrando nel gruppo dei 10 principali Stati che forniscono, in ragione dell’importanza della flotta mercantile, grande impulso allo sviluppo del trasporto marittimo. Tale riconoscimento deriva dal fatto che l’Italia è tra gli Stati che hanno ratificato il maggior numero di Trattati attualmente in vigore nel settore del trasporto marittimo e possiede una flotta ampiamente rinnovata e tecnologicamente avanzata, che è garanzia di sicurezza della navigazione e di tutela dell’eco-sistema marino.

Le attività dell’IMO

La creazione dell’IMO nasce dall’esigenza di regolare con standard internazionali il trasporto marittimo, un settore che copre il 90% dell’insieme del commercio internazionale.

L’Organizzazione vigila sull’applicazione della Convenzione istitutiva, procede al suo aggiornamento ed emana nuovi atti internazionali che fanno stato dello sviluppo del trasporto marittimo e dell’industria navale.

I gruppi tematici in cui si suddivide la normativa originata in ambito IMO sono “Sicurezza in mare”, “Inquinamento marino”, “Responsabilità e Risarcimenti”, “Altri oggetti” e trattati dai seguenti Comitati e Sotto-comitati: Maritime Safety Committee (MSC), Marine Environment Protection Committee (MEPC), Legal Committee, Technical Co-operation Committee e Facilitation Committee.

In ambito IMO è stato, inoltre, istituito l’insieme dei Fondi IOPC (International Oil Pollution Compensation Funds) per consentire un pronto indennizzo dei danni economici ed ambientali dovuti sia ad incidenti marittimi sia allo sversamento accidentale di idrocarburi e materie inquinanti nelle acque, basandosi sul principio della “responsabilità oggettiva” a carico dell’armatore della nave che causa l’inquinamento, del proprietario e del destinatario del carico. L’Italia è il secondo Paese contribuente.

Partecipazione italiana nell’IMO

L’Italia è uno dei principali Paesi al mondo per consistenza della flotta mercantile  e contribuisce al funzionamento dell’IMO con una quota di circa il 2% del bilancio dell’Organizzazione.

Il Rappresentante Permanente presso l’organizzazione è l’Ambasciatore d’Italia nel Regno Unito, coadiuvato da un Ufficiale Superiore delle Capitanerie di Porto in qualità di Esperto.

Riferimenti

  • Rappresentanza diplomatica competente: Ambasciata d’Italia a Londra
  • Ufficio competente presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: DGMO-Ufficio I