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Giovani imprenditori provenienti da sei Paesi del Mediterraneo ricevono a Vienna il Premio OSCE per l’imprenditoria ‘green’ con fini sociali

Giovani imprenditori provenienti da sei Paesi del Mediterraneo ricevono a Vienna il Premio OSCE per l'imprenditoria 'green' con fini sociali

Sei imprenditori provenienti da Algeria, Egitto, Israele,  Giordania, Marocco e Tunisia sono stati premiati oggi a Vienna con l’ OSCE GEMS Award per giovani  imprenditori ‘green’, capaci di avere un impatto sociale nel bacino del Mediterraneo.

Ogni  vincitore ha ricevuto un premio di €15.000,00.Lina Al-Kurdi, Giordania; Leila Rima Boussada,’Algeria; Othmane Benhlima, Marocco; Ati Nisaf, Tunisia; Yakir Tadmor, Israele e Yara Yassin, Egitto, tutti sotto i 35 anni, sono stati premiati per le loro idee imprenditoriali  innovative volte ad ottenere un impatto ambientale positivo, e conseguire obiettivi sociali.

I premi in denaro possono essere impiegati per favorire l’adozione di nuove tecnologie, processi o metodi di produzione capaci di creare e sviluppare aziende sostenibili da un punto di vista sociale  ed ambientale.

“Nell’area del Mediterraneo, il tessuto imprenditoriale è costituito in massima parte da piccole e medie imprese, che generano tra  la metà a tre quarti dell’occupazione totale, creando valore e innovazione, ” ha adichiarato  l’Ambasciatore  Alessandro Azzoni, Presidente del Consiglio Permanente dell’ OSCE.

IL Segretario Generale dell ‘OSCE, Thomas Greminger, ha fatto presente che più di un quarto della popolazione di Algeria, Egitto, Israele e Marocco ha meno di 15 anni, e in Giordania questa stessa fascia di età rappresenta oltre un terzo della popolazione. “ Per mettere a frutto questo potenziale e garantire la loro integrazione sociale, dobbiamo incoraggiare la partecipazione dei giovani all’economia, facendo si che ciò diventi una forte priorità per tutti coloro che hanno a cuore la prosperità, la sicurezza e la stabilità  del Mediterraneo e quindi di tutta la regione OSCE.

Questa prima fase dell’OSCE GEMS Award è stata totalmente sponsorizzata dal Governo Italiano.  Il bando di partecipazione si è aperto il 25 settembre, per concludersi il 10 novembre 2017. In questo periodo sono state ricevute 240 domande, 30% delle quali presentate da donne imprenditrici.  Quattro dei sei vincitori, sono donne.

“In linea con lo Spirito di Palermo, l’Italia attribuisce grande importanza alla collaborazione con i Partner OSCE per la Cooperazione”, ha detto  l’Ambasciatore Azzoni. “Il rafforzamento della sicurezza nel Mediterraneo e, quindi in tutti i Paesi OSCE, è una priorità della nostra Presidenza.

Ciò fa riferimento alla Conferenza Mediterranea dell’OSCE, tenutasi a Palermo nel 2017. In quell’occasione la presidenza italiana ha riconosciuto le opportunità di cooperazione nel Mediterraneo attraverso un approccio inclusivo e richiamando l’attenzione sul grande potenziale della regione.

In virtù della sua posizione geografica , l’Italia è sempre stata a favore del dialogo e della cooperazione. Siamo, pertanto, pienamente consapevoli che la nostra sicurezza, stabilità e prosperità dipendono dalle prospettive del nostro Mare comune.”L’Ambasciatore Azzoni  ha aggiunto, inoltre,  che il Mediterraneo è una regione con un enorme potenziale da valorizzare, in quanto rappresenta l’1% della superficie terrestre, il 10% del PIL mondiale, 500 milioni di potenziali consumatori, il 20% del traffico marittimo, 30% del traffico commerciale e un tasso di crescita annuale del 4,4%.

Nel quadro della Presidenza Italiana 2017 dell’OSCE Mediterranean Contact Group, e su iniziativa e con il sostegno finanziario del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’OSCE ha stretto un accordo di partnership con Switchers Fund e i suoi promotori per rendere questo progetto possibile.

La Presidenza Italiana 2018 dell’OSCE continua a sostenere il progetto.Il Progetto è attuato dalla European Federation of Ethical and Alternative Banking (FEBEA), SEFEA Consulting e il Regional Centre for Sustainable Consumption and Production (SCP/RAC), nel quadro del  Piano d’Azione del Meditteraneo, in  conformità con l’UNEP/Mediterranean Action.