La XII Conferenza Ministeriale OMC si è tenuta a Ginevra dal 12 al 17 giugno 2022, in un complesso quadro politico per le relazioni internazionali e in un difficile contesto negoziale all’interno dell’Organizzazione, che aveva visto progressivamente indebolirsi, negli ultimi anni, il proprio ruolo centrale nelle relazioni commerciali multilaterali.
I risultati significativi raggiunti a Ginevra hanno, invece, dimostrato che il sistema commerciale multilaterale può rispondere ad alcune delle sfide più urgenti del nostro tempo, tra cui la ripresa post-pandemica e l’emergenza alimentare, cui si aggiunge una accresciuta consapevolezza per le sfide climatiche ed ambientali.
L’OMC ha, infatti, saputo dare una risposta, lungamente attesa, agli effetti della pandemia, con una decisione che prevede, per 5 anni, procedure semplificate e accelerate per l’autorizzazione governativa alla produzione e all’esportazione di vaccini contro il Covid-19 senza il consenso dei titolari del brevetto (c.d. Trips waiver). Si tratta di un compromesso che fornisce facilitazioni significative al sistema delle licenze obbligatorie, pur mantenendo un quadro di proprietà intellettuale indispensabile allo sviluppo di nuovi vaccini e medicinali. Inoltre, i Membri si sono impegnati a continuare a lavorare per evitare restrizioni agli scambi e favorire maggiore trasparenza sulle misure commerciali adottate.
Nel filone agricoltura, la dichiarazione su commercio e sicurezza alimentare, seppure non vincolante, riconferma gli impegni degli Stati membri dell’OMC ad evitare restrizioni all’esportazione di prodotti alimentari e ad applicare tali misure, ove necessarie, in maniera temporanea, trasparente e limitata, in linea con le norme dell’OMC, nonché a lavorare dopo l’MC12 per migliorare la trasparenza di tali misure restrittive. Un importante risultato è stata anche la decisione che esenta dalle restrizioni all’export gli acquisti effettuati a scopi umanitari dal Programma Alimentare Mondiale.
L’accordo sull’eliminazione di alcuni sussidi alla pesca, oltre a chiudere un negoziato multilaterale ventennale, rappresenta un importante bilanciamento tra l’esigenza di assicurare la sostenibilità degli oceani e delle risorse marine e quella di sviluppo dei PVS; eliminando e regolamentando i sussidi altamente dannosi per la pesca, contribuisce al raggiungimento dell’obiettivo di sviluppo sostenibile (SDG) n. 14.6.
La moratoria multilaterale sui dazi doganali alle trasmissioni elettroniche, che ha grande importanza sia per l’UE che per molti Paesi sviluppati e in via di sviluppo, dato il forte incremento di tali trasmissioni nel contesto post-Covid-19, è stata rinnovata fino alla prossima Ministeriale (MC13).
Da ultimo, con la dichiarazione finale, è stato lanciato il tanto atteso processo di riforma istituzionale dell’OMC, che dovrà includere le tre funzioni negoziale, di monitoraggio e, soprattutto, di risoluzione delle controversie. In particolare, i membri si sono impegnati a lavorare per un sistema di risoluzione delle controversie pienamente funzionante entro il 2024.
La dichiarazione finale contiene anche un riferimento al nesso tra commercio e tematiche di genere, al ruolo delle piccole e medie imprese nel commercio internazionale e al legame tra commercio e sostenibilità ambientale.
Il risultato della Conferenza è complessivamente positivo, soprattutto nell’ottica del rilancio del sistema commerciale multilaterale con l’OMC al proprio centro; restano da affrontare ancora diverse questioni (tra cui il negoziato agricolo) che saranno in agenda alla prossima MC13.