A Cipro la missione archeologica italiana, che da circa un decennio lavora sul sito di Pyrgos-Mavroraki, nel distretto di Limassol, fa il punto della situazione. L’occasione e’ un seminario organizzato in collaborazione con l’ambasciata italiana a Nicosia e ospitato dall’Archaeological research unit della University of Cyprus.
Rinvenimento reperti età del bronzo
Durante l’evento, i responsabili della missione hanno presentato i risultati delle indagini e attivita’ piu’ recenti, connessi al rinvenimento – durante la campagna di scavo del 2012 – di un laboratorio di cosmetici e monili in picrolite e conchiglia risalente all’eta’ del bronzo (circa 2000 a.C.).
Il team e’ finanziato da Farnesina, ministero per i Beni culturali (Mibac), museo Pigorini e Cnr. I lavori sono stati aperti dal professor Demetrios Michaelides e dall’ambasciatore italiano a Cipro, Guido Cerboni. Negli interventi e’ stato evidenziato il ruolo di primo piano svolto dalle ricerche archeologiche nello sviluppo delle relazioni bilaterali e come la collaborazione in tale settore si stia allargando all’applicazione di tecnologie sofisticate alla ricerca archeologica, al restauro e alla conservazione e divulgazione del patrimonio culturale.
Il laboratorio rinvenuto ha evidenziato l’eccellenza raggiunta a Cipro sulla manifattura di prodotti di lusso e dall’insieme delle indagini svolte, emerge il ruolo preminente della donna gia’ all’inizio del II millennio a. C. e la sua padronanza dell’impianto industriale scoperto a Pyrgos. Di qui l’ipotesi che il mito di Afrodite, legato all’isola, sia da riferirsi alla produzione dei beni di lusso.
Progetto di “anastylosis”:
Durante i lavori, e’ stato anche presentato il progetto di “anastylosis”: ricostruzione virtuale del sito, che prevede l’attivazione di metodologie digitali applicate ai beni culturali e prove di archeologia sperimentale, dirette a convalidare i risultati delle indagini archeologiche-archeometriche.