Con l’obiettivo di assicurare una maggiore disponibilità di elettricità viste le alte previsioni di crescita economica, il Vietnam ha dato il via libera al piano di attuazione del “Power Development Plan” (PDP VIII), piano strategico nazionale per il settore energetico fino al 2030 con visione al 2050. L’iniziativa prevede di incrementare la produzione di energia, puntando fortemente sulle fonti rinnovabili e modernizzando le reti di trasmissione elettrica nel Paese.
A conferma della priorità data alla transizione energetica, il piano mira ad aumentare la quota di energia generata da fonti rinnovabili a 57.300 megawatt (MW) entro il 2030, contro gli attuali 21.000 MW. Le fonti protagoniste saranno l’idroelettrico (29.300 MW), l’eolico onshore (17.900 MW), l’eolico offshore (6.000 MW), il solare (2.600 MW) e le biomasse (1.900 MW). Per raggiungere questi obiettivi, il piano include diverse riforme, tra cui l’acquisto diretto di energia dai produttori per aggirare il monopolio dell’ente elettrico nazionale EVN, un sistema di incentivi basato sui “feed-in tariff”, un quadro regolatorio per l’autoproduzione di energia solare, un mercato nazionale dei crediti di carbonio e la creazione di due centri nazionali di ricerca e sviluppo sull’eolico, uno nel Nord del Vietnam e uno nel Centro-Sud.
Nonostante la spinta verso le rinnovabili, il piano contempla ancora l’utilizzo di combustibili fossili per garantire la sicurezza energetica e la crescita economica, e prevede 30.000 MW di energia generata dal carbone (a fronte degli attuali 25.000 MW) e 37.300 MW dal gas (di cui 22.400 MW come GNL) rispetto ai 7.200 MW di adesso.
Un aspetto cruciale del piano risiede nella modernizzazione delle infrastrutture, con particolare riguardo alle reti di trasmissione elettrica, per sbloccare non solo il potenziale di generazione ma anche crescenti opportunità di investimenti. Inoltre, nell’ottica di rafforzare l’interconnessione energetica con i Paesi della regione, una delle misure contenute nell’Implementation Plan vietnamita riguarda un ulteriore aumento di 5.000 MW di elettricità importata dal Laos entro il 2030, con la possibilità di raggiungere quota 8.000 MW.
Per realizzare gli ambiziosi interventi necessari al potenziamento della rete nazionale, sono previsti investimenti per 72 miliardi di dollari entro il 2050; risorse che saranno in gran parte finanziate da capitali privati.