L’Italia si conferma tra i protagonisti della 31ª edizione del Sarajevo Film Festival, in corso dal 15 al 22 agosto a Sarajevo.
Tra gli ospiti internazionali più attesi figura Paolo Sorrentino, giunto a Sarajevo a pochi giorni dall’apertura del Festival di Venezia, dove sarà in concorso con il suo ultimo lavoro. Il celebre regista ha ricevuto il prestigioso Cuore Onorario di Sarajevo, riconoscimento conferito a protagonisti del cinema internazionale per il loro contributo all’arte cinematografica. Nel corso della cerimonia di consegna, il direttore del Festival, Jovan Marjanović ha sottolineato la capacità unica di Sorrentino di “creare un impatto globale attraverso storie locali e personali”, arricchite da un linguaggio visivo raffinato e profondamente umano. “È un grande onore per me. Questo è un premio importante, ma soprattutto è un festival importante per i cittadini europei” ha dichiarato Sorrentino di fronte ad una platea numerosa ed entusiasta. In suo onore, il Festival ha allestito una retrospettiva completa della sua filmografia nell’ambito del programma “Tribute to”, accompagnata da una Masterclass in cui il regista ha dialogato con il pubblico sui temi del cinema, dell’arte e dell’impatto di questa sulla realtà.
Numerose anche le coproduzioni italiane presenti nel palinsesto: tra queste, “Dom” di Massimiliano Battistella, atteso in anteprima alle Giornate degli Autori al Festival di Venezia e inserito nel palinsesto del SFF venerdì 22 agosto.
L’Italia dispone inoltre di un proprio spazio all’interno della programmazione ufficiale, intitolato “Passaggi d’autore”, curato dal regista Ado Hasanovic, e collegato al Festival del cortometraggio mediterraneo di Sant’Antioco. La rassegna è stata concepita per valorizzare i percorsi narrativi e autoriali più significativi del cortometraggio italiano, e prevede quest’anno anche una rafforzata presenza femminile, con cinque cortometraggi su sei in programma diretti da donne.
L’Italia ha poi sostenuto, tramite il MAECI ed AICS, la realizzazione di una tavola rotonda organizzata da IOM e dal Sarajevo Film Festival, incentrata sulla valorizzazione delle voci della diaspora e del loro apporto allo sviluppo locale sociale e culturale. La discussione si inserisce nel programma Talents Sarajevo ed ha visto coinvolti in prima persona il regista bosniaco‑svedese Goran Kapetanović e dalla produttrice Lejla Bešić, i quali hanno raccontato come le loro esperienze all’estero abbiano plasmato la loro creatività e produzione artistica.
”Siamo orgogliosi della presenza quest’anno al SFF del celebre regista Paolo Sorrentino, tra i più apprezzati rappresentanti del cinema italiano di sempre” – ha dichiarato l’Ambasciatrice d’Italia in Bosnia-Erzegovina, Castellani – “la sua partecipazione valorizza al meglio il ponte tra la storia—quella di un Festival nato in condizioni di conflitto come simbolo di resilienza e resistenza culturale —e il futuro, rappresentato dalla forza unificante della cultura e del cinema quali strumenti di dialogo e coesione”.