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Tajani: l’Italia intende far crescere il commercio con l’India di 6 miliardi di euro (Hindustan Times)

Tajani: Italy intends to grow trade with India by €6 bn (Hindustan Times) (Hindustan Times)
Tajani: Italy intends to grow trade with India by €6 bn (Hindustan Times) (Hindustan Times)

Traduzione di cortesia. Per la versione originale cliccare qui

 

Nuova Delhi – L’Italia intende portare il commercio con l’India a 20 miliardi di euro entro il 2029, rispetto agli attuali circa 14 miliardi, e gli investimenti italiani nel Paese sono aumentati di 500 milioni di euro nel solo primo semestre del 2025, ha dichiarato il Vicepresidente del Consiglio dei ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, in occasione della sua seconda visita a Nuova Delhi nel 2025.

Tajani, che incontrerà il Primo Ministro Narendra Modi e il Ministro degli Affari Esteri S. Jaishankar, ha affermato in un’intervista che l’Italia sostiene pienamente un ambizioso accordo di libero scambio (FTA) tra l’India e l’Unione Europea (UE). Esprimendo fiducia in un “risultato positivo”, ha sottolineato che vi è “troppo in gioco per perdere questa opportunità”.

 

Quali sono le priorità della visita?

L’India è un partner strategico per l’Italia. Con questa visita, il Ministro intende dare ulteriore impulso alla cooperazione a tutto campo, con particolare attenzione all’innovazione.  Italia e India lanceranno un’iniziativa concreta: sarà creato un centro per favorire un dialogo strutturato tra start-up e cluster di ricerca, fungendo da piattaforma per collaborazioni in intelligenza artificiale, tecnologie quantistiche e altri settori emergenti.

Un’altra priorità sarà la promozione del commercio e degli investimenti. Giovedì si terrà il terzo Business Forum Italia-India dell’anno, finalizzato a stimolare sinergie in settori specifici quali componentistica automotive, industria agroalimentare e termovalorizzazione.

Il dialogo politico sarà al centro dell’agenda, considerato condizione essenziale per il progresso delle relazioni bilaterali. Si lavorerà a stretto contatto con l’India su sicurezza, difesa e connettività, nonché su mobilità, scambi culturali e relazioni tra le persone. Nello sport, le due Associazioni Olimpiche firmeranno un Memorandum d’intesa per esplorare collaborazioni concrete tra federazioni e industrie sportive.


Il Piano di Azione Strategico Congiunto 2025-2029, firmato dai due Capi di Governo lo scorso anno, individua dieci aree di interesse comune. Dove ha registrato maggiori progressi la cooperazione?

Il Piano di Azione Congiunto rappresenta la roadmap della cooperazione bilaterale. Stiamo ottenendo risultati in tutti i settori.
Sono stati intensificati visite e interazioni politiche: i Primi Ministri Modi e Meloni si sono incontrati sei volte negli ultimi tre anni. A Johannesburg è stata adottata un’iniziativa congiunta per combattere il finanziamento del terrorismo. Le garanzie della nostra Agenzia per il Credito all’Esportazione per acquirenti indiani di prodotti Made in Italy superano i 2 miliardi di euro, e piattaforme digitali consentono contatti diretti tra operatori economici. Nel settore spaziale, a settembre è stato avviato un dialogo G2G (Governo-Governo). In ambito scientifico, ad aprile sono stati firmati due Memorandum d’intesa sulla cooperazione nella ricerca e avviato un dialogo tra università e istituti di ricerca. Sono in corso progetti congiunti in agricoltura, porti, connettività e mobilità.


Quali sono le aspettative dell’Italia rispetto all’accordo di libero scambio negoziato da UE e India?

L’Italia sostiene pienamente la conclusione di un accordo di libero scambio ambizioso e reciprocamente vantaggioso. Negli ultimi mesi UE e India hanno compiuto significativi progressi nelle negoziazioni. Ora ci stiamo avvicinando al traguardo e sono fiducioso in un esito positivo. Vi è troppo in gioco per perdere questa opportunità. L’accordo di libero scambio favorirà l’ingresso di un maggior numero di aziende italiane – in particolare PMI, pilastro della nostra industria – sul mercato indiano.


Quali progressi nel settore difesa e sicurezza?

È in elaborazione una roadmap focalizzata su co-produzione e co-sviluppo di piattaforme e mezzi di difesa. Negli ultimi 24 mesi cinque unità navali italiane hanno effettuato scali in India. Stanno aumentando le esercitazioni congiunte nell’Oceano Indiano e il dialogo sulla sicurezza marittima sarà rafforzato.


L’Italia è uno dei principali sostenitori del Corridoio Economico India-Medio Oriente-Europa (IMEC), pur riconoscendo che alcuni attori chiave, come l’Egitto, ritengono che il progetto non possa procedere finché non sarà risolta la questione palestinese. Qual è la vostra opinione?

IMEC è un progetto visionario con prospettiva di realizzazione a medio-lungo termine. Potrà costituire un motore di stabilizzazione in Medio Oriente, favorendo crescita e opportunità economiche condivise. Italia e India sono da sempre terminal naturali nell’area indo-mediterranea, legati da intensi scambi commerciali, di beni, competenze e idee. Un tempo noto come “Golden Road”, oggi è IMEC. Il Governo italiano si impegna a coordinarsi strettamente con l’India su questa iniziativa.

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