I recenti progressi scientifici e tecnologici nella ricerca sull’energia da fusione costituiscono motivo di crescente attenzione da parte di decisori politici, scienziati, investitori e società civile. Accelerare tali progressi, al fine di portare questa fonte di energia alla piena realizzazione e immissione sul mercato, è un obiettivo condiviso a livello globale. Il Gruppo Mondiale per l’Energia da Fusione dell’AIEA (Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica) nasce per realizzare questa ambizione.
Dettagli dell’evento
L’evento inaugurale del Gruppo Mondiale per l’Energia da Fusione si terrà il 6 novembre 2024 a Roma, presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. L’evento sarà co-presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, e dal Direttore Generale dell’AIEA, Rafael Mariano Grossi.
L’evento, di livello ministeriale, sarà aperto dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, e vedrà la partecipazione del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, insieme ai maggiori operatori e stakeholder mondiali nel campo dell’energia da fusione.
Nel corso dell’evento l’AIEA presenterà due pubblicazioni di rilevanza mondiale: “Fusion Key Elements” e “World Fusion Outlook 2024”.
Il Gruppo Mondiale per l’Energia da Fusione dell’AIEA
La ricerca, lo sviluppo industriale e la successiva diffusione dell’energia da fusione richiedono un approccio multisettoriale che dovrà includere governi, mondo accademico e industria privata. Il potenziale della fusione come fonte di energia pulita, sicura e ampiamente disponibile potrà essere sfruttato appieno solo con il coinvolgimento dell’opinione pubblica e con la fiducia della società civile.
Questo significa impegnarsi fin dall’inizio con le comunità e con i territori, poiché la tecnologia della fusione dovrà essere diffusa in modo sicuro e sostenibile, in modo che i suoi benefici possano essere condivisi in modo giusto ed equo.
Con la “Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile”, istituita dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il Governo italiano ha avviato un percorso per valutare l’opportunità di riprendere l’utilizzo dell’energia nucleare in Italia, sia a breve-medio termine tramite le nuove tecnologie da fissione nucleare, sia a medio-lungo termine con l’energia da fusione, anche nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione al 2050 e al fine di accrescere la sicurezza e la sostenibilità degli approvvigionamenti di energia. L’obiettivo della Piattaforma è mettere insieme tutte le più importanti competenze italiane nel settore nucleare, dagli operatori agli utilizzatori finali, dalle università ai centri di ricerca, dai Ministeri e gli altri enti pubblici alle associazioni di categoria, facendo sintesi delle diverse iniziative nazionali.
Al Vertice sull’Energia Nucleare tenutosi a Bruxelles nel marzo scorso, il Vice Presidente e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, aveva ribadito l’impegno italiano nel ridurre l’uso di combustibili fossili e rafforzare la sicurezza energetica e lo sviluppo economico. “Occorre approfondire ogni opportunità per favorire la sicurezza e la sostenibilità degli approvvigionamenti di energia alla luce degli obiettivi di de-carbonizzazione entro il 2050”, ha sottolineato il Ministro Tajani. “L’Italia non ha mai smesso di essere un importante protagonista internazionale, sia nel campo della fissione nucleare che dell’energia da fusione, non solo in termini di ricerca ma anche attraverso le eccellenze industriali che già oggi forniscono competenze di alto livello, tecnologia e servizi in tutto il mondo”.
Alla luce dell’importanza della cooperazione internazionale, il Gruppo Mondiale per l’Energia da Fusione mira quindi a riunire i più importanti rappresentanti dei settori pubblico e privato, l’industria, il mondo accademico, gli enti di ricerca e la società civile. Lo scopo è quello di stimolare uno sforzo collaborativo incentrato sulla ricerca, sullo sviluppo e sulle applicazioni concrete dell’energia da fusione, con l’obiettivo finale di ad accelerare la transizione dell’energia da fusione dall’attuale fase di ricerca a quella dello sviluppo commerciale.
Obiettivi dell’evento inaugurale
Il Gruppo Mondiale per l’Energia da Fusione dell’AIEA funzionerà da catalizzatore, in una fase in cui è essenziale aggregare gli sforzi per progredire rapidamente nello sviluppo dell’energia da fusione, concentrando la propria attenzione su alcuni argomenti principali, tra i quali:
- il rafforzamento della cooperazione globale, in particolare istituendo modalità di coordinamento e spazi per il dialogo interattivo, lo scambio, la pianificazione e la strutturazione di partenariati tra tutti i soggetti interessati (governi, settore privato, mondo accademico e della ricerca, enti regolatori e società civile);
- l’efficacia dei programmi di ricerca e sviluppo sull’energia da fusione, sia ricorrendo alle collaborazioni e alle strutture esistenti che prevedendone di nuove;
- l’identificazione comune delle lacune tecnologiche e ingegneristiche esistenti e lo sviluppo di strategie per la ricerca di soluzioni a livello internazionale;
- la regolamentazione della tecnologia della fusione a livello internazionale;
- il coinvolgimento del pubblico, con particolare attenzione alle generazioni più giovani e all’uguaglianza di genere;
- l’integrazione della fusione nel mercato energetico;
- l’integrazione della fusione nei sistemi energetici esistenti, incluse le infrastrutture di sostegno.
L’AIEA, in collaborazione con i Paesi membri ed altri partner, organizzerà i prossimi incontri del Gruppo Mondiale per l’Energia da Fusione con cadenza periodica, al fine di esaminare i progressi ottenuti, garantire il necessario sostegno politico e promuovere ulteriori iniziative sul tema.