L’Istituto italiano di cultura di Londra e l’Associazione Aedificante hanno presentato la mostra “Insulae Aqua. Gianni Berengo Gardin e Filippo Romano”, ideata e curata da Alessandra Klimciuk, ospitata presso la sede dell’Istituto fino al prossimo al 25 giugno.
La mostra offre l’opportunità di ammirare una selezione di cinquantanove opere fotografiche (immagini in bianco e nero e a colore, di cui molte vintage print), scattate a Linosa nel 1991 da Gianni Berengo Gardin, maestro della fotografia internazionale, e da Filippo Romano, conosciuto a livello internazionale grazie anche a due partecipazioni alla Biennale di Venezia, espressamente per questo progetto tra il 2021 e il 2024.
Il progetto “Insulae Aqua” è un elogio all’isola, come dimensione fondante del nostro stare al mondo. Nella sua dimensione metafisica e introspettiva, l’isola è immagine, simbolo, sogno e metafora del nostro vivere contemporaneo.
Oltre la suggestione e il valore simbolico di luogo lontano e appartato, di spazio discreto e protettivo, un’isola remota amplifica proprio il senso di separazione che il mare delinea in una esperienza radicale di isolamento spazio – temporale. Una condizione esistenziale così unica da meritare la nascita di un neologismo, l’isolitudine: la condizione esistenziale di isolamento, ma anche la condizione di appartenenza e propria di chi è nato in un’isola.
“Insulae Aqua” è un percorso visivo e narrativo che parla di comunità, identità, territorio e sostenibilità in ascolto del territorio e della comunità che abita la piccola, remota e incontaminata isola di Linosa.
La mostra è accompagnata da un volume a cura di Alessandra Klimciuk, che contiene, oltre al saggio del curatore e alle riproduzioni delle opere esposte, testi di Daria Bignardi, Gianni Berengo Gardin, Filippo Romano ed Elisabetta Polezzo.