L’Istituto Italiano di Cultura di Santiago del Cile, in collaborazione con il MAC e con il contributo del Fondo Nacional de Desarrollo Cultural y las Artes del Ministero delle culture cileno, presenta la mostra “Chimere. La Biennale del 74 come laboratorio sociale del presente”, presso il Museo di Arte Contemporanea.
La mostra, aperta al pubblico fino al prossimo 7 settembre, cerca di intessere un dialogo creativo tra l’artista italiano Eugenio Tibaldi e il cileno Patrick Hamilton, con la curatela di Eugenio Viola. Nasce dall’idea di ridare valore e ricordare l’importanza dell’edizione del 1974 della Biennale di Venezia, che vide una ricca proposta creativa completamente dedicata al Cile, a pochi mesi dal colpo di stato di Augusto Pinochet.
La Biennale del 1974, come spiega il curatore di “Chimere”, Eugenio Viola, vide una partecipazione eterogenea di artisti e poetiche, uniti tuttavia nell’idea di trasformare Venezia e le sue calli in un vero e proprio laboratorio che potesse generare una riflessione -sociale e politica- sui drammatici avvenimenti cileni.
Cristina Di Giorgio, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura Santiago, ha sottolineato come la riflessione artistica sull’edizione del 1974 della Biennale di Venezia offra ancora oggi a curatore e artisti l’opportunità di sviluppare una proposta creativa che rafforza i legami tra Italia e Cile.
“Si tratta di un progetto che vuole dare rilievo storico e artistico alla Biennale del 1974, ma che ha anche l’obiettivo di portare in Cile una proposta curatoriale e creativa di altissimo livello. Viola, Tibaldi e Hamilton formano un trio di fama internazionale che, oltre a fondere poeticamente Italia e Cile, unisce le proprie forze qui al Museo de Arte Contemporáneo di Santiago per dare vita a un’installazione site-specific di grande impatto, sia dal punto di vista estetico, sia per quanto riguarda l’esperienza emotiva e sensoriale che il pubblico potrà vivere visitando la mostra.”
Credits: ph. Nicolás Retamal