L’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Copenaghen, ha ospitato la mostra “Mondo Piccolo” del fotografo Paolo Simonazzi, curata da Andrea Tinterri. L’esibizione prende forma dall’omonimo progetto iniziato nel 2006 dal fotografo emiliano, un lavoro alla riscoperta delle terre care allo scrittore Giovannino Guareschi, luoghi dell’anima più che della geografia. Fotografie capaci di ricostruire un immaginario che oltrepassa e si emancipa dalla visione nostalgica di un tempo perduto. “Mondo Piccolo” è un omaggio che riattiva e riattualizza una narrazione, è un presente che si manifesta in tutta la sua estensione culturale, vivida e diretta, affidandosi a storie di uomini e donne che da sempre abitano quei luoghi, a storie più recenti di migranti, a storie di provincia tra Parma, Reggio Emilia e Mantova.
La scrittura di Guareschi rimane sullo sfondo, una presenza fantasmagorica su cui innestare nuove narrazioni iconografiche. Si intravedono Zavattini, Bertolucci, il poeta ma ancora di più il figlio regista di Novecento, forse Ghirri, nell’ideale continuità di uno sguardo fotografico, il primo Nino Migliori e le sue divagazioni neorealiste. Affiora una cultura complessa che suggerisce un sottotesto utile alla ricomposizione di un paesaggio e della sua storia.
Paolo Simonazzi, nella sua ricerca, rincorre e porta in superficie narrazioni minime, episodi liminali in cui la provincia si presenta nella sua ironica intelligenza, e non importa se nella Bassa padana o altrove perché, citando Gianni Celati: “Beh, la provincia prima di tutto non è un luogo ben definito ma una categoria dello spirito. Andare per province, in Europa come in Africa, costituisce una passione in sé stessa”.