È in corso presso l’Istituto Italiano di Cultura di Londra la mostra “My Arcadia”, una personale in 12 opere di Ubaldo Bartolini. I 12 dipinti, realizzati appositamente per l’appuntamento londinese, celebrano la pittura del grande artista marchigiano che, oltre ad aver esposto in più di 70 mostre personali e collettive in Italia e nel mondo, è presente con tre lavori nella Collezione Farnesina, la collezione di arte moderna e contemporanea del Ministero degli Affari Esteri.
Bartolini torna a Londra dove nel 1984 espose nella mostra “Anachronism, Hyper-mannerism, Pittura colta”, presso la Edward Totah Gallery. In circa 60 anni di attività, l’artista ha percorso quelle tappe che lo hanno condotto dalle prime esperienze concettuali a una ristrutturazione del concetto di paesaggio che, muovendo dalle esperienze classiche, ha perso via via i connotati realistici per diventare rappresentazione di pure istanze interiori. Bartolini è esponente di punta della corrente dell’anacronismo, nella definizione di Maurizio Calvesi.
“Il lavoro – ha detto Bartolini al vernissage, cui è intervenuto con il curatore, Luca Tommasi – non segue un percorso temporale ma la sua narrazione insiste nello stesso punto topico, quasi come se fosse uno sviluppo senza crescita, un significante senza significato”. Con paesaggi reali e fantastici, che ricordano quelli delle Marche e quelli della campagna inglese.