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Intervento della Ministro Bonino all’evento “Matching Italia-Turchia”

(fa fede solo il testo effettivamente pronunciato)


Caro Presidente Gül, Ministri, Imprenditori italiani e turchi, sono molto contenta di essere qui con voi stamattina. Permettetemi innanzitutto di ringraziare Network Globale e TOBB per la felice organizzazione di questa iniziativa e per avermi invitato a partecipare.


Presidente Gül, vorrei in questa occasione ricordare a tutti la solidità che contraddistingue i rapporti tra i nostri Paesi, rapporti che continuano a svilupparsi in modo proficuo e sempre più profondo grazie al costante avvio di nuove forme di collaborazione.


Sono profondamente convinta che il ruolo centrale che i nostri Paesi giocano nell’area del Mediterraneo debba costituire uno stimolo per rafforzare ulteriormente la nostra comune azione a tutela della stabilità regionale. I fronti in cui siamo fianco a fianco sono numerosi e in ogni occasione la solidità del nostro partenariato non viene mai meno. Anche per questo l’Italia continua a incoraggiare e a sostenere la prospettiva di adesione della Turchia all’Unione europea, nella consapevolezza che essa rappresenta un fattore di arricchimento del progetto europeo nel suo complesso. Come prossimo Presidente di turno dell’Unione Europea, sarà per l’Italia un punto fermo il pieno rilancio dei rapporti tra Turchia e Unione Europea, sul quale mi impegnerò decisamente in prima persona.


Come hanno detto prima di me e come verrà ripetuto in più occasioni oggi, nel bacino del Mediterraneo la Turchia è il più importante partner economico extra UE dell’Italia. Fin da quando ero Ministro del Commercio Estero, ho sempre avuto un occhio di riguardo per i nostri partner economici che si affacciano sul Mediterraneo e ho sostenuto che la Turchia rappresenta l’esempio da seguire per tutti i Paesi che vogliono allacciare sempre maggiori legami commerciali con l’Italia.


Sono qui per inviarvi due messaggi: uno per lei, Presidente Gül, per gli esponenti del suo Governo e per i numerosi imprenditori turchi qui presenti. L’Italia non solo vuole continuare ad essere il principale partner commerciale della Turchia nel Mediterraneo ed un punto di riferimento fondamentale nel settore della cooperazione energetica, ma ambisce a fare ancora di più. Gli investimenti delle imprese italiane nel vostro Paese sono numerosi, e oggi ascolteremo numerosi esempi in tal senso, ma vi è spazio per un ulteriore passo in avanti che porterà valore e lavoro nei nostri Paesi.


Una condizione necessaria affinché questo si realizzi è il mantenimento di un buon ambiente per gli affari, decisivo in particolare per garantire alle piccole e medie imprese italiane di muoversi verso la Turchia senza timori, ma con la consapevolezza di affidarsi ad un contesto normativo ed amministrativo certo e stabile.


Gli ambiti di collaborazione tra i nostri due Paesi non si limitano naturalmente all’aumento degli scambi commerciali o dei partenariati tra imprese. Altrettanto importanti sono gli investimenti produttivi che l’Italia punta ad attrarre con decisione, anche dalla Turchia.


In questo quadro s’inserisce il piano Destinazione Italia, fortemente voluto dal governo Letta e che mira a rimuovere rapidamente gli ostacoli giuridici, legislativi e fiscali che fino ad ora hanno frenato l’afflusso di capitali. Ho notato con piacere che al recente evento “IBAC Italy 2014”, tenutosi alla Farnesina ed al quale hanno partecipato i maggiori CEO d’imprese globali, erano presenti anche diversi imprenditori turchi, a testimonianza del fatto che la presenza economica della Turchia in Italia è in continua crescita. Sono convinta che questo trend è destinato a rafforzarsi nei prossimi anni.


Agli amici imprenditori turchi vorrei infine sottolineare l’importanza di un evento che costituirà una grande occasione per venire a fare business in Italia, l’Esposizione Universale del 2015, alla quale la Turchia è stato il quarto Paese ad aderire in ordine cronologico (sui 142 Stati partecipanti finora confermati), a testimonianza del forte interesse delle Autorità del vostro Paese per questo appuntamento, che abbiamo molto apprezzato. Cari amici, sono certa che per le imprese turche l’Esposizione Universale aprirà grandissime opportunità, ed i nostri imprenditori sono pronti a collaborare con voi per coglierle insieme.


Il secondo messaggio è per le imprese italiane presenti: è un piacere per me vedere qui riuniti oggi così tanti esponenti del mondo imprenditoriale italiano e turco. In questa sala vedo concretizzarsi quella che ormai da molti mesi considero una priorità assoluta, e che mi piace chiamare la “Diplomazia della Crescita”.


Qui, oggi, vedo delle imprese che hanno capito che nel 2014 l’internazionalizzazione non è opportunità per pochi, ma una necessità per tutti. Cosa vuol dire questo? Che siamo entrati in una fase della globalizzazione che non è più trainata dall’Occidente che compra a poco prezzo dalle economie emergenti. Ora gli scambi e i flussi finanziari sono “tous azimuts”, con crescenti opportunità per chi sa fare bene impresa. Questo significa che non possiamo più permetterci di concentrarci solo sull’industria e su pochi campioni nazionali, dotati spesso, tra l’altro, di una certa capacità autonoma di arrivare (e stare) sui mercati internazionali. Dobbiamo internazionalizzare tutto il nostro tessuto produttivo, che ritengo in grado di vincere questa nuova sfida sui mercati globali. Quindi certamente la grande industria ma anche le piccole e medie imprese in tutti i settori, comprese quelle artigiane.


Un altro aspetto che è risultato evidente negli incontri con i CEO internazionali è la necessità che le imprese italiane continuino a far fronte alla difficile congiuntura economica utilizzando la leva dell’internazionalizzazione ed affrontando i mercati internazionali con determinazione, forti del grande patrimonio di “saper fare” – e lo dico con orgoglio – che contraddistingue gli imprenditori del nostro Paese.


Voi che siete qui presenti oggi l’avete capito. In Turchia, nostro partner naturale dove già 1100 imprese italiane operano con successo, esiste un grande potenziale di espansione per le nostre imprese. Non solo: imprese italiane e turche sono già oggi partners in numerosi progetti in Paesi terzi, segno della forte complementarietà tra le rispettive competenze e le stesse culture imprenditoriali. Sono sicura che questa tendenza potrà svilupparsi ulteriormente, in particolare nei Paesi dell’Asia Centrale e della Penisola Balcanica, aree nelle quali la presenza italiana e turca è già consolidata.


Come avrete capito, sono davvero felice di essere con voi oggi e di prendere parte a questa concreta manifestazione della collaborazione fra le comunità imprenditoriali italiane e turche. Iniziative di questo tenore contribuiscono in maniera determinante a rafforzare sul terreno il partenariato italo-turco e testimoniano allo stesso tempo il sostegno da parte degli attori economici ad un ulteriore avvicinamento della Turchia all’Unione Europea.


Grazie a tutti!

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