Il Governo polacco ha presentato a febbraio un nuovo Piano di sviluppo economico e di investimenti a partire dal 2025 chiamato “Polonia: l’anno di svolta”. L’obiettivo che si pone è rafforzare il capitale fisso e umano, migliorando allo stesso tempo il contesto normativo per rendere il Paese più competitivo. Il piano si concentra su sei pilastri strategici, che spaziano dalla ricerca scientifica alla trasformazione energetica, dallo sviluppo tecnologico alle infrastrutture, fino a misure specifiche per stimolare il mercato dei capitali e semplificare la burocrazia per le imprese.
Il primo pilastro riguarda gli investimenti nella ricerca, con un forte legame tra mondo accademico e settore produttivo. Sono previsti stanziamenti significativi, tra cui 120 milioni di euro per la creazione di un Centro Scientifico Nazionale e circa 360 milioni di euro per le università.
Un altro punto chiave è la trasformazione energetica, con un piano decennale da 15,5 miliardi di euro per garantire energia stabile e a prezzi accessibili. Le risorse saranno destinate all’ammodernamento della rete elettrica, alla costruzione di nuovi impianti e all’incremento delle fonti rinnovabili, tra cui biogas, sistemi di accumulo, eolico e nucleare. Il Governo ha annunciato anche l’avvio di studi per individuare il sito di una seconda centrale nucleare nel Paese.
La Polonia punta inoltre a sviluppare le nuove tecnologie, investendo in settori strategici come intelligenza artificiale, cybersecurity e tecnologie spaziali. È previsto un “Fondo deep tech” da circa 71 milioni di euro, insieme a investimenti mirati per l’intelligenza artificiale (AI), tra cui l’ampliamento dell’impianto AI di Poznań. Importanti aziende tecnologiche globali, tra cui Google, Microsoft, Amazon e IBM, hanno già manifestato interesse per il mercato polacco. Microsoft, in particolare, ha annunciato un investimento da circa 680 milioni di euro per espandere le infrastrutture cloud e AI.
Un’altra area di grande rilievo è lo sviluppo delle infrastrutture, con particolare attenzione ai porti e alle ferrovie. Il piano prevede investimenti da circa 43 miliardi di euro per il potenziamento della rete ferroviaria entro il 2032, con l’obiettivo di triplicare il volume di merci movimentate nei porti entro il 2030. Sono inoltre in programma interventi per migliorare la rete stradale e agevolare i collegamenti intermodali.
Per stimolare il mercato finanziario, il Governo polacco intende promuovere un mercato dei capitali più dinamico, con la creazione della piattaforma innovate.pl, destinata a mettere in contatto le imprese con investitori istituzionali. Sono anche previsti incentivi fiscali per il sistema di risparmio pensionistico, agevolazioni per le imprese che si quotano in borsa e una riduzione dell’imposta sui redditi da capitale.
Infine, il piano prevede misure di deregolamentazione e sostegno alle imprese, con l’obiettivo di semplificare il contesto burocratico e fiscale. Tra le novità ci sono la riduzione degli obblighi di reporting, la limitazione delle sanzioni fiscali e l’innalzamento del tetto per i rimborsi IVA da 200 a 240 mila zloty (circa 57 mila euro). Il Governo ha inoltre affidato a Rafal Brzoska, Amministratore Delegato del gruppo logistico polacco InPost, il compito di elaborare proposte concrete per semplificare le normative e agevolare l’attività delle aziende.
In termini di impatto economico, il Governo prevede investimenti tra i 155 ei 167 miliardi di euro solo nel 2025, inclusi i fondi del Programma Next Generation EU sbloccati per la Polonia lo scorso anno. Questi investimenti rappresenterebbero circa il 18% del PIL previsto per il 2025, un valore in crescita rispetto agli anni precedenti, ma ancora inferiore alla media UE (22,44% nel 2023).