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Intervista al Ministro Tajani su Jargal Defacto

Traduzione di cortesia. Per la versione originale in lingua inglese clicca qui

 

Sulla connessione Marco Polo del XIII secolo

 

Quest’anno ricorre il 700° anniversario della morte di Marco Polo. Come valuta il viaggio storico di Marco Polo alla corte di Kublai Khan come fondamento delle relazioni moderne tra Italia e Mongolia?
Il viaggio di Marco Polo alla corte di Kublai Khan rappresenta uno dei primi incontri diretti tra le culture italiana e mongola. Esso testimonia la curiosità e l’ammirazione secolari dell’Italia per il vostro Paese. L’esperienza di Marco Polo è simbolo delle relazioni contemporanee tra Italia e Mongolia, basate su apertura, rispetto e reciproca comprensione.

Nel 2024, l’Italia ha organizzato una mostra su Marco Polo presso il Museo Chinggis Khaan. In che modo la diplomazia culturale, attraverso iniziative come queste, può rafforzare i legami tra i nostri popoli?
Le relazioni culturali tra Italia e Mongolia vivono oggi una fase di crescente dinamismo. Il 55° anniversario delle relazioni diplomatiche ha fornito un contesto favorevole per eventi culturali significativi, come la mostra “Marco Polo e Caravaggio” presso il Museo Chinggis Khaan, che ha contribuito ad accrescere l’apprezzamento della cultura italiana tra il pubblico mongolo. Prevediamo di lanciare altre iniziative simili nel prossimo futuro.

 

Relazioni bilaterali e 55° anniversario

Quest’anno ricorre il 55° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Mongolia e Italia, stabilite nel 1970. Quali ritiene siano i risultati più significativi raggiunti nel corso di questi decenni?
Negli ultimi 55 anni, Italia e Mongolia hanno costruito un partenariato multiforme, caratterizzato da crescente impegno diplomatico, scambi culturali e cooperazione economica. Tra i principali risultati figurano la collaborazione commerciale e negli investimenti – in particolare nei settori della meccanica, delle infrastrutture e del tessile – e iniziative congiunte per la conservazione del patrimonio, come la missione archeologica a Karakorum.

Il Forum Italia-Mongolia rappresenta un ulteriore traguardo, permettendo alle nostre imprese di sviluppare partnership concrete e approfondire gli scambi commerciali bilaterali.

Sono inoltre lieto che i nostri Paesi abbiano elevato le relazioni bilaterali al livello di Partenariato Strategico, rafforzando la cooperazione strategica, incrementando le opportunità di commercio e investimento e ampliando la collaborazione in ambito internazionale.

 

Di recente ha firmato un Accordo sulle Relazioni Aeree con il Segretario di Stato mongolo Batbold Sandagdorj. In che modo la connettività aerea diretta potrà trasformare i nostri legami economici e turistici?
Lo scorso gennaio, la firma del primo Accordo sui Servizi Aerei tra Italia e Mongolia ha rappresentato una tappa fondamentale nelle relazioni bilaterali. L’accordo fornisce un quadro giuridico completo che consentirà alle compagnie aeree interessate di beneficiare di un’ampia gamma di servizi e collaborazioni, nel rispetto delle normative nazionali e internazionali.

L’istituzione del primo volo diretto tra i nostri Paesi favorirà sia i legami istituzionali sia gli scambi tra i cittadini, oltre a rafforzare i rapporti economici e commerciali.

 

Relazioni economiche e commercio

Il fatturato commerciale bilaterale oscilla tra 150 e 188 milioni di dollari tra il 2022 e il 2024, con una crescita costante. L’Italia è il secondo importatore europeo di cashmere mongolo. Come si può andare oltre l’export di materie prime verso partnership industriali a valore aggiunto?
L’Italia considera la Mongolia un fornitore chiave di diverse materie prime, in particolare cashmere. Negli ultimi anni, i nostri rapporti economici si sono evoluti, come confermano i dati in crescita delle esportazioni. Le nostre associazioni di categoria hanno già avviato collaborazioni con i corrispettivi mongoli per sviluppare programmi di formazione nella moda e nella produzione tessile, oltre a iniziative di scambio culturale, come la partecipazione di designer mongoli alla Fashion Week di Milano 2025. Il passo successivo è costruire partnership industriali integrate.

Le aziende italiane sono pronte a fornire assistenza tecnica e know-how per sostenere iniziative e investimenti mongoli volti a sviluppare la produzione locale. Il Forum Economico, in occasione della visita del Presidente della Mongolia in Italia, e la crescente domanda mongola di macchinari e prodotti Made in Italy mostrano la nostra disponibilità a sviluppare un nuovo partenariato economico strategico con la Mongolia.

 

Nel 2020, l’Italia ha assorbito l’80% delle esportazioni mongole di cashmere grezzo. Quali opportunità vede per gli investimenti italiani nei settori tessile e conciario in Mongolia?
La Mongolia offre condizioni molto promettenti per gli investitori italiani, soprattutto grazie all’iniziativa “White Gold” che guida la modernizzazione del settore tessile. Le aziende italiane, supportate dall’Ambasciata e dalle agenzie di supporto agli imprenditori all’estero – CDP, ICE, SACE e Simest – possono portare tecnologie avanzate, competenze nella lavorazione di tessuti e pelli di alta qualità, know-how nel design e formazione. Questi investimenti aumentano il valore aggiunto locale e rafforzano la resilienza delle filiere italiane.

 

È in fase di creazione un Centro Italo-Mongolo di Tecnologia Tessile. Come può questo modello di trasferimento tecnologico essere replicato in altri settori?
Il Centro, realizzato dall’Associazione dei Produttori Italiani di Macchine Tessili (ACIMIT) con il supporto dell’Agenzia ICE, è un ottimo esempio perché combina tecnologia, formazione e cooperazione industriale a lungo termine. Questo approccio può essere replicato in altri settori in cui l’Italia ha competenze riconosciute a livello internazionale: agroindustria, energie rinnovabili, gestione dei rifiuti, materiali da costruzione e infrastrutture sostenibili. La formula è semplice ed efficace: trasferire know-how, costruire capacità locali e sviluppare partnership che generino benefici economici duraturi per entrambe le parti.

 

Futuro delle relazioni

 

Quali settori offrono maggiore potenziale per la cooperazione italo-mongola nel prossimo decennio – energie rinnovabili, tecnologie minerarie, agricoltura o altri?
Individuo quattro aree particolarmente promettenti oltre al tessile e conciario, che restano settori chiave: energie rinnovabili e tecnologie verdi, dove l’Italia può sostenere la transizione della Mongolia verso un sistema energetico più sostenibile; agroalimentare e agroindustria, allineati con la “Healthy Food Initiative” della Mongolia, volta a diversificare e migliorare l’alimentazione della popolazione; infrastrutture sostenibili e sviluppo urbano, dove l’ingegneria italiana e le soluzioni ambientali all’avanguardia rappresentano un punto di riferimento. Questi settori insieme possono elevare la cooperazione bilaterale a un partenariato strategico basato su innovazione, sostenibilità e valori condivisi.

 

Come può essere rilanciata la Commissione Economica Intergovernativa Italia-Mongolia per ottenere risultati concreti?
La Commissione Economica Intergovernativa è un meccanismo prezioso che permette di discutere dossier economici di interesse comune e individuare le aree in cui sfruttare la complementarità strategica tra le due economie. La quarta sessione si è tenuta a marzo a Ulaanbaatar, individuando opportunità di cooperazione in trasporti, agricoltura, scienza, transizione verde e materie prime critiche. L’obiettivo è incrementare le esportazioni, stimolare investimenti e scambi economici, contribuendo alla crescita e prosperità di entrambi i popoli.

 

Ruolo dell’Italia

 

L’Italia bilancia solidi legami transatlantici con un impegno pragmatico in Asia. Quali insegnamenti di questo approccio possono essere utili alla Mongolia?
L’Italia ritiene importante combinare alleanze strategiche consolidate – con UE e USA – con un approccio pragmatico in Asia. Analogamente, la Mongolia può integrare il dialogo con i vicini immediati con un maggiore rapporto con Europa, USA e altri Paesi occidentali, aumentando resilienza economica, diversificando partnership e rafforzando la propria influenza regionale e globale.

 

Temi umanitari e politici

 

La Mongolia ha dimostrato forte impegno per la democrazia e le missioni di pace. Come possono Italia e Mongolia collaborare all’interno delle Nazioni Unite e di altre organizzazioni internazionali sui valori condivisi?
Italia e Mongolia sono tra i principali contributori alle missioni di pace ONU, testimoniando l’impegno comune per multilateralismo, democrazia, diritti umani e stato di diritto. Partendo da tradizioni condivise di istituzioni democratiche e pluralismo, intendiamo incrementare il coordinamento multilaterale per contribuire concretamente alla prevenzione dei conflitti e alla promozione dello sviluppo sostenibile e della sicurezza globale.

 

Cambiamenti climatici e desertificazione interessano Mediterraneo e Asia centrale. La Mongolia ospiterà la 17ª Conferenza delle Parti della Convenzione ONU per Combattere la Desertificazione nel 2026. L’Italia sosterrà questa iniziativa?
Riconosciamo l’impegno e la leadership della Mongolia nella lotta alla desertificazione e nella gestione sostenibile del territorio. La scelta di Ulaanbaatar come sede della COP17 evidenzia il ruolo attivo del Paese e la sua visione lungimirante. L’Italia, da tempo sostenitrice della Convenzione ONU per Combattere la Desertificazione, ribadisce la piena disponibilità a collaborare con la Mongolia nel periodo preparatorio alla COP17. Come in tutte le precedenti edizioni della Conferenza, il nostro Paese è pronto a contribuire in modo costruttivo al successo delle negoziazioni e al raggiungimento di risultati concreti e condivisi a beneficio dei territori più vulnerabili e delle popolazioni che da essi dipendono.

 

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