This site uses technical (necessary) and analytics cookies.
By continuing to browse, you agree to the use of cookies.

Bonino, italiani all’estero contributo essenziale per Paese (in translation)

“Il vostro contributo e’ essenziale, noi siamo un Paese che non ha risorse prime, ma abbiamo un’unica risorsa, quella umana”. Così il Ministro degli Esteri Emma Bonino si è rivolta all’Assemblea Plenaria del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (Cgie) organizzata dal 26 al 28 giugno alla Farnesina. Un’assemblea che, quest’anno, va a coincidere con la ferma volonta’, da parte del Mae e dell’intero governo, di ”valorizzare queste risorse” apprezzate in tutto il mondo per ”la capacita’ di inventiva, di adattabilita’ e anche imprenditoriale degli italiani in giro per il mondo”.


Bonino, Italia si vende da sola, ma ora occorre attrarre investimenti nel nostro Paese



La convocazione della prima Assemblea Plenaria del Cgie nel 2013, va tuttavia anche ad incrociare il difficile momento economico in cui versa l’Italia e l’intera Europa. Un periodo di necessari tagli alle spese, ed anche per questo – è stata l’esortazione della titolare della diplomazia italiana – occorre ”che impariamo con le risorse che abbiamo, non a far sopravvivere il Paese, ma a rilanciarlo” orientando i nostri sforzi ”per attrarre gli investimenti e vedere come si radicano” nella penisola. Secondo Bonino, infatti, ”abbiamo delle difficoltà non tanto a vendere l’Italia all’estero, che si vende da sola – non ho ancora trovato nessuno che abbia antipatie pregiudiziali verso l’Italia – ma siamo poco capaci di attrarre investimenti, anzi, spesso rischiamo di spaventarli”. E per superare questo ostacolo, ha rimarcato il Ministro, ”c’e’ un passaggio culturale da fare: l’impostazione non deve essere quella di vendere i nostri gioielli, ma quella valorizzare gli asset che abbiamo”.


Ministro, non parliamo di ‘fuga di cervelli’, ma di ‘cervelli in movimento’


Su un altro punto, il Ministro si è inoltre a lungo soffermata. “Mi piacerebbe che riuscissimo a superare insieme la vecchia polemica della fuga dei cervelli. E’ indubbio che il nostro Paese non stia vivendo da un punto di vista economico uno dei suoi momenti migliori, ma a me piacerebbe riuscire assieme a voi e al governo a dare l’impostazione a una politica non di fuga dei cervelli ma di cervelli in movimento”, ha spiegato Emma Bonino, secondo la quale “non c’e’ niente di male se i ragazzi vogliono lavorare fuori anzi la vedo come un’enorme apertura e capacità di testare se stessi nel mondo, magari in realtà molto complesse”. L’invito del Ministro è invece diretto a migliorare il dialogo con i ‘nuovi migranti’ italiani, il più delle volte giovani e professionisti. Persone che, a parere del Ministro, vanno intercettate, e incluse in una rete di rapporti che abbia l’Italia come fulcro. ”Trovo che i ragazzi che tornano dopo qualche anno fuori hanno in qualche modo una marcia in più. Non ho molta simpatia verso atteggiamenti piagnoni o auto-flagellatori: non mi pare che siamo così, credo che veniamo da tradizioni e culture che invece hanno saputo e voluto mordere il mondo, seppure in condizioni difficili”, ha ribadito il Ministro Bonino evidenziando, d’altro canto, che “se l’Italia non perdesse la memoria”, sarebbe il Paese ”più capace a captare le modalità dei nuovi flussi, le loro difficoltà di integrazione, le loro motivazioni”.


Vice Ministro Archi, diffusione lingua e cultura italiana è priorità Mae

Soffermandosi poi su uno degli ordini del giorno approvati dall’Assemblea Plenaria – che ha chiesto al Governo di dar vita alle procedure affinché le elezioni dei Comites si tengano al più tardi nel marzo 2014 – la titolare della Farnesina ha preso atto delle motivazioni del Cgie, sottolineando come, a riguardo, ci sia una legge elaborata dal Parlamento e “se ci sono le leggi queste vanno rispettate, come in qualunque Stato di diritto”. Tuttavia – ha ammesso il Ministro – oggi non è possibile assicurare che le elezioni dei Comites si svolgano proprio nel marzo prossimo. Ulteriori rassicurazioni al Cgie, tuttavia, sono arrivate nel corso della giornata di ieri dal Vice Ministro Bruno Archi, che ha sottolineato come, nonostante la crisi, il pacchetto di risorse destinato nel 2013 agli italiani e alla lingua e cultura italiana nel mondo abbia subito un complessivo aumento. ll governo ha stanziato ”6,8 milioni di euro per l’assistenza agli italiani all’estero in stato di bisogno” e ”10,1 milioni, contro i 6,37 dello scorso anno, per gli enti gestori dei corsi di lingua e cultura italiana all’estero”, la cui ”diffusione continua a rappresentare una priorità del Ministero degli Esteri”, ha spiegato Archi rimarcando due dei principali capitoli che, nonostante la ‘spending review’ nel corso di quest’anno potranno contare su risorse più cospicue. A testimonianza dell’importanza che il Mae dà ai nostri connazionali ubicati nei 5 continenti.