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Diplomazia Economica Italiana – 11 febbraio: ultime news dal mondo. Servizio realizzato in collaborazione con Il Sole 24 ORE Radiocor (in translation)

Danimarca: opportunità nel settore delle infrastrutture aeroportuali.


E’ stato annunciato un programma di espansione dell’aeroporto di Copenaghen (Lufthavne), principale hub della regione scandinava, mediante ampliamento e razionalizzazione dei terminal esistenti, che, con un investimento di circa 2,68 miliardi di euro, nei prossimi 20/30 anni, consentirebbe di raddoppiare il numero di passeggeri serviti da 20 a 40 milioni l’anno.


Ne deriverebbe un rafforzamento del profilo internazionale della citta’ di Copenaghen, nonche’ un’espansione della crescita economica dell’intera Danimarca e della limitrofa regione meridionale della Svezia.


I benefici derivanti dall’ampliamento dell’aeroporto includono il miglioramento della rete dei collegamenti ferroviari da e per l’aeroporto mediante maggiori investimenti sull’alta velocita’ al fine di ridurre i tempi di percorrenza da e per Oslo, Stoccolma e Amburgo; l’incremento dei collegamenti aerei con i Paesi asiatici e con la Russia, quali nuovi possibili partner ‘economici’ e ‘turistici’ e l’attrazione di un maggiore numero di turisti provenienti soprattutto da Russia e Cina.


(www.infoMercatiEsteri)t



USA: nuovo accordo Alenia e Boeing su componenti per ‘787 Dreamliner’


Boeing e Alenia Aermacchi, societa’ del gruppo Finmeccanica, hanno raggiunto un accordo per la ristrutturazione del contratto relativo al programma 787. Boeing ha confermato ad Alenia ordini per ulteriori componenti da produrre . Alenia Aermacchi produce le Sezioni 44 e 46 del Boeing 787 Dreamliner presso la stabilimento di Monteiasi-Grottaglie (Taranto) e gli stabilizzatori orizzontali presso lo stabilimento di Foggia. Ad oggi ne sono state consegnate alla Boeing circa 200 unita’.


(Il Sole 24 Ore Radiocor)


Svizzera: Regione Lombardia propone zona franca transfrontaliera


Il Governatore della Lombardia, Maroni si incontrera’ con il premier Enrico Letta a Milano per proporre una zona franca al confine tra Lombardia e Svizzera, dopo il referendum elvetico che ha impegnato Berna a stabilire quote di ingresso di immigrati. ‘La Lombardia – ha dichiarato Maroni a 24Mattino. – ha gia’ una zona quasi franca per la benzina, che costa meno nella fascia dei 20 chilometri fino al confine. Si potrebbe applicare una zona simile, una zona franca per abbassare la pressione fiscale alle imprese. Servirebbe a favorire investimenti e a incentivare ad assumere, e dunque questo ridurrebbe il fenomeno del frontalierato’.


(Il Sole 24 Ore Radiocor)


UE: il futuro risiede in alleanza con Russia o shale gas


“Sulla politica energetica l’Europa, e anche molti Stati membri, hanno accumulato una serie di gravi errori negli ultimi dieci anni, cosi’ oggi ci ritroviamo con un cumulo di effetti negativi”: l’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, in una intervista al quotidiano francese ‘Les Echos’ affronta il temadella politica energetica europea citando gli alti costi, i problemi di approvvigionamento e avverte: “Siamo arrivati ad una situazione drammatica che mette a rischio la ripresa economica europea”. Per il futuro, secondo Scaroni, “ci sono due strade da esplorare. In primo luogo, proviamo a vedere se si puo’ vivere in Europa la rivoluzione dello shale gas che abbiamo visto negli Stati Uniti. Vediamo se ci sono giacimenti, se e’ sfruttabile, competitivo , compatibile con l’ambiente … Prima di dire di no allo shale gas , dobbiamo sapere di cosa si sta parlando”. Mentre “l’altra via politica sarebbe quella di allearsi con la Russia. Ma con questo Paese, che dispone di risorse di gas pressoche’ illimitate e a costi molto bassi, noi europei abbiamo instaurato finora dei rapporti politici conflittuali. Le relazioni dell’Unione europea con la Russia sono puramente commerciali. A livello di Eni, abbiamo rapporti eccellenti con la Russia da oltre 40 anni”. Il problema, conclude Scaroni, e’ che “il gas negli Stati Uniti si vende a 4 dollari per milione di BTU (British Thermal Units). In Europa, si vende a 11-12 dollari. Attraverso le negoziazioni commerciali, si puo’ passare da 12 a 10, ma resta il doppio del prezzo americano. Per passare a 4, bisogna trovare shale gas in Europa o trattare la Russia come partner. Poiche’ la stessa Russia ha interesse a che l’Europa non lasci cadere le proprie industrie. Ma il miglior modo per trattare con i russi non e’ dare loro lezione tutti i giorni. Noi occidentali abbiamo a volte atteggiamenti molto piu’ tolleranti con regimi ancora piu’ distanti dalla nostra cultura di quanto non lo sia la Russia. Noi tendiamo a fare gli insegnanti di democrazia alla Russia, dimenticando altri paesi certamente meno democratici”.


(Il Sole 24 Ore Radiocor)


Kazakhstan: svaluta moneta nazionale di circa il 20%


La Banca centrale del Kazakhstan ha deciso di procedere ad una forte svalutazione della valuta nazionale, il tenge, di circa il 20% fino ad arrivare intorno a quota 185 nei confronti del dollaro. In una nota la banca annuncia di voler allentare il suo sostegno al cambio e spiega di aver adottato questa decisione “sulla scia della volatilita’ dei mercati e della graduale riduzione del programma di sostegno della Federal Reserve che messo sotto pressione il tenge innescando un deflusso di capitale”.


(Il Sole 24 Ore Radiocor)


Germania: colloca 900 milioni Bobl a 5 anni, rendimento a -0,31%


Il Governo federale tedesco ha collocato oggi 900 milioni di euro di Bobl (Bundesobligationen) indicizzati all’inflazione, scadenza 2018 ad un rendimento medio di -0,31%, in miglioramento rispetto al -0,50% della precedente asta di titoli analoghi tenuta ad ottobre. A fronte di un ammontare offerto di 1 miliardo, sono arrivate offerte per oltre 2 miliardi e accettate per 900 milioni di euro, precisa Bundesbank.


(Il Sole 24 Ore Radiocor)


Svizzera: Ue sospende negoziato per accordo elettricita’


“Nessun negoziato a livello tecnico e’ previsto per raggiungere un accordo con la Svizzera sui temi della elettricita’ in conseguenza della situazione” derivante dal voto al referendum a favore della restrizione degli ingressi dei lavoratori stranieri. Lo ha indicato oggi la portavoce della commissione Europea specificando che ora deve essere “verificato cio’ che si fara’ nel quadro piu’ ampio delle relazioni bilaterali Ue-Svizzera”


(Il Sole 24 Ore Radiocor)