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Alfano in missione in Ucraina e Russia in qualità di presidente in esercizio dell’OSCE

Ultima giornata della missione in Ucraina e Russia  del ministro Angelino Alfano nella sua veste di presidente in esercizio dell’Organizzazione per la cooperazione e la sicurezza in Europa.  Il ministro ha incontrato questa mattina a Mosca il collega Sergey Lavrov  al quale ha ribadito che  “la crisi ucraina rappresenta una priorità della nostra presidenza: va evitata una nuova escalation e va garantita la sicurezza degli osservatori Osce”. “L’Italia affronta la presidenza dell’Osce con l’intenzione di favorire il dialogo inclusivo, così come abbiamo fatto lo scorso anno all’Onu e al G7: attribuiamo all’Osce un ruolo strategico perché nel suo dna c’è la missione di mantenere aperto il confronto fra est ed ovest”, ha precisato. “I piani della presidenza italiana dell’Osce sono molto costruttivi e li salutiamo con calore: Mosca sostiene la proposta italiana di rafforzare il vettore Osce nel Mediterraneo per porre freno alla crisi migratoria in Europa”, gli ha risposto Lavrov, aggiungendo. “Dalle tue dichiarazioni si capisce che stai cercando di affrontare problemi non attraverso lo scontro, ma il dialogo inclusivo e stimo molto questa posizione”.

Ieri Alfano ha visitato Mariupol, nell’Ucraina orientale, una tappa “importante, perché i miei occhi hanno consentito alla mia mente di capire molto di più rispetto a quello che si può comprendere leggendo soltanto sulle carte ciò che davvero sta accadendo in questa regione. E’ una situazione inaccettabile nel cuore dell’Europa”,  ha sottolineato. “Sul piano bilaterale, come ministro degli Affari Esteri italiano, – ha aggiunto – ho il piacere di annunciare importanti sostegni al Comitato Internazionale della Croce Rossa, all’Unicef e al World Food Programme: l’Italia vuole dare tutto il sostegno necessario affinché vengano alleviate le condizioni di enormi difficoltà di una parte della popolazione civile”.  Il contributo della Cooperazione italiana a favore della popolazione colpita dalla crisi umanitaria in Ucraina orientale,  ha un valore complessivo di 2 milioni di euro: 500.000 a favore del Wfp per la consegna di razioni alimentari e la fornitura di beni di prima necessità per affrontare l’inverno, un finanziamento ad UNICEF di 500.000 euro nel settore dell’educazione al rischio mine e un milione di euro per il Comitato Internazionale della Croce Rossa per interventi nel settore della salute e della protezione.  In mattinata Alfano aveva espresso al capo della Missione di Monitoraggio Speciale dell’OSCE, Ertugrul Apakan, “il pieno appoggio dell’Italia”. “Il vostro lavoro in un’area ad alto rischio per la sicurezza – aveva ribadito – è fondamentale per l’attuazione degli accordi di Minsk e per prevenire pericolose escalation”.

Martedì il ministro aveva invece incontrato a Kiev il collega ucraino, Pavlo Klimkin,  al quale aveva assicurato “l’impegno a giocare un ruolo attivo verso una soluzione stabile e duratura della crisi. Non c’è alternativa agli accordi di Minsk”.  Tra gli altri appuntamenti in Ucraina, il Business Forum Italia-Ucraina,  il colloquio  con il  presidente della Repubblica, Petro Poroshenko e con il primo ministro Volodymyr Groysman, con il quale il capo della Farnesina ha fatto il punto delle relazioni bilaterali, definite “buone e suscettibili di ulteriore miglioramento”.​

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