La Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Organizzazioni Internazionali a Ginevra e la Missione Permanente di Osservazione della Santa Sede, in collaborazione con l’Associazione dei Dirigenti italiani all’estero (ADIE), la Società Dante Alighieri di Ginevra e la Fondazione Caritas in Veritate, hanno dedicato due giornate alla presentazione del volume Spiritualità di Michelangelo Pistoletto e padre Antonio Spadaro, a cura di Francesco Monico, pubblicato da Marsilio Specchi.
Presso la Residenza del Rappresentante Permanente d’Italia sì è tenuta una conversazione con gli autori, moderata dal Prof. Francesco Monico, curatore del volume. All’incontro – organizzato dall’Arcivescovo Ettore Balestrero, Osservatore Permanente della Santa Sede, e dall’Ambasciatore Vincenzo Grassi – hanno preso parte autorevoli membri della comunità italiana di Ginevra ed esponenti della società civile.
Al Palais des Nations, Michelangelo Pistoletto e padre Spadaro hanno approfondito, insieme al Prof. Monico, i principali nuclei tematici del libro: una spiritualità intesa come “fermentazione” capace di trasformare il tessuto sociale e le esperienze individuali, l’“architettura” del pensiero, il desiderio di senso e di futuro, e la necessità di costruire una pace che abiti davvero il mondo, nel contesto delle immense sfide poste dall’intelligenza artificiale. Il nutrito pubblico era composto da rappresentanti della comunità diplomatica, esponenti del mondo culturale ginevrino, nonché da organizzazioni della società civile.
La riflessione sul rapporto tra arte, spiritualità e responsabilità pubblica si è inserita in modo particolarmente significativo nel contesto delle Nazioni Unite a Ginevra, dove il parco del Palais des Nations ospita già l’opera permanente di Pistoletto Rebirth – Third Paradise: una grande installazione composta da 193 pietre, una per ciascuno Stato membro delle Nazioni Unite, disposte a formare il simbolo del “Terzo Paradiso”, progetto artistico che mette in dialogo Arte, Etica e Politica.
L’iniziativa ha consentito di riaffermare l’impegno della Rappresentanza Permanente d’Italia a Ginevra nella diplomazia culturale, realizzata in stretto raccordo con la Santa Sede e con partner locali, per promuovere – attraverso il linguaggio dell’Arte come strumento di Pace– il dialogo e la comprensione reciproca. Tali valori saranno al centro del futuro impegno dell’Italia quale membro del Consiglio dei diritti umani per il triennio 2026–2028.