This site uses technical (necessary) and analytics cookies.
By continuing to browse, you agree to the use of cookies.

Il settore dei dispositivi medici e di precisione in Costa Rica, crescita ed esportazioni record

Il settore dei dispositivi medici e di precisione in Costa Rica, crescita ed esportazioni record
Il settore dei dispositivi medici e di precisione in Costa Rica, crescita ed esportazioni record

Il Costa Rica, pur essendo un Paese di piccole dimensioni, ha raggiunto un risultato sorprendente, affermandosi come il secondo maggior esportatore di dispositivi medici in America Latina, grazie ad una strategia industriale ben precisa.

Risale al 1997 la decisione cruciale di stabilire un impianto di assemblaggio e collaudo di semiconduttori Intel in Costa Rica – che stanno alla base dei dispositivi medici moderni, perché forniscono la base tecnologica per il funzionamento di molte apparecchiature utilizzate in ambito sanitario – trasformando il Paese in un moderno centro per la produzione di servizi avanzati. Tale decisione ha gettato le basi per un ecosistema di produzione e innovazione all’avanguardia.

L’industria dei dispositivi medici in Costa Rica, in particolare, si sviluppa a partire dall’insediamento della multinazionale Baxter nel 1987, che ha visto una crescita esponenziale del suo cluster, fino a permettere al Paese di posizionarsi come uno dei leader mondiali nella produzione di dispositivi medici.

Si identificano quattro principali tappe di sviluppo: la prima (1985-2000) ha visto 23 nuove aziende che, sulla scia di Baxter, danno vita al cluster dei dispositivi medici nei settori cardiovascolare, estetico, dentale e chirurgico; durante la seconda tappa (2001-2008) sono entrate nel mercato altre 21 aziende che hanno ampliato la produzione di dispositivi endoscopici, ortopedici, protezione medica e sterilizzazione; la terza tappa (2009-2012) ha assistito a una trasformazione accelerata, con l’insediamento di ben 24 nuove aziende in soli quattro anni, ampliando i segmenti di produzione a ottico, neuroendovascolare, protezione medica e radiologico.

La diversificazione cresce successivamente con investimenti tedeschi, olandesi e giapponesi. Le esportazioni salgono a 1,5 miliardi di dollari nel 2012. Infine, la tappa della spinta decisiva e ascesa globale (2013-2020) ha visto il settore consolidarsi con 28 nuove aziende ed esportazioni che hanno raggiunto 4 miliardi di dollari nel 2020, con un importante rafforzamento nei settori cardiovascolare, dentale, endoscopico, ottico e ortopedico, entrando nei segmenti della stomia e della neuromodulazione. Tra le imprese produttrici ed esportatrici di dispositivi medici c’è l’italiana LuxotticaEssilor, che produce lenti a contatto.

Il settore dei dispositivi medici e di precisione esporta la quasi totalità della produzione: nel 2024 il settore è equivalso al 43% delle esportazioni totali, con una ulteriore crescita del 27% nel gennaio 2025 rispetto al gennaio dell’anno precedente.

Tra i fattori chiave di questo successo sono un ambiente politico e commerciale stabile, una forza lavoro altamente qualificata, una vasta rete di accordi commerciali e un regime di zone di libero scambio che, dall’istituzione nel 1990, ha permesso di attrarre oltre 500 aziende multinazionali, tramite la concessione di incentivi fiscali, eccezioni tariffarie e normative.

A una crescita nel settore delle esportazioni ha fatto seguito una maggiore sofisticazione della produzione, passando da una quasi esclusiva produzione di prodotti medici monouso nel 2000, a un incremento notevole nella produzione di apparecchiature diagnostiche e dispositivi terapeutici ad alto valore aggiunto, che costituiscono circa il 25% della produzione totale del settore ad oggi. Importantissima è stata, nello sviluppo del settore produttivo, la cooperazione tra settore pubblico e privato.

Il Costa Rica sta raccogliendo i frutti degli investimenti passati nel settore dell’istruzione e nello sviluppo della forza lavoro, disponendo adesso di un capitale umano dotato delle competenze ricercate dalle industrie high-tech – competenze tecniche per la produzione avanzata, competenze linguistiche, capacità di leadership e problem solving.

Tutto ciò rende senz’altro il Paese interessante per aziende estere quali Boston Scientific, Medtronic, Abbott e Baxter, tra le tante altre che investono in Costa Rica – basti pensare alla presenza sul suolo costaricano di ben 14 delle 30 imprese MedTech più importanti al mondo: ad oggi, non meno di 100 aziende di dispositivi medici operano nel Paese, con il settore che ha raggiunto esportazioni record di quasi 9 miliardi di dollari nel 2024.

Se la prossimità geografica tra Costa Rica e Stati Uniti rappresenta un vantaggio per gli investimenti, senza dubbio non si può attribuire solo a questo il successo delle politiche di nearshoring: altri fattori che risultano importanti sono un clima di investimento stabile, talenti qualificati, politiche commerciali competitive e leadership in materia di sostenibilità, nonché un clima di stabilità politica e di rispetto dello Stato di diritto, certificato anche dall’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), di cui il Costa Rica è membro.

Risulta essenziale anche l’elemento della sostenibilità, in quanto la quasi totalità dell’elettricità consumata proviene da fonti rinnovabili, rendendo il Paese interessante per le aziende che sono impegnate in elevati standard ambientali, sociali e di governance, grazie anche al supporto del PROCOMER – l’agenzia specializzata nell’attrarre investimenti e promuovere le esportazioni.

Ad oggi, il Paese ospita oltre 86 multinazionali produttrici di dispositivi medici – che fanno del Costa Rica il secondo leader esportatore della regione latino-americana dopo il Messico. Ben 13 delle 20 aziende di dispositivi più importanti al mondo si trovano a San José, dando lavoro a circa 50mila persone. Gli investimenti e le esportazioni risultano favoriti dal regime delle zone franche, che offre incentivi alle aziende esportatrici che investono nel Paese, a beneficio di distributori, fornitori e produttori, grazie a esenzioni fiscali su importazioni, esportazioni e acquisti locali, sulle imposte su beni immobili e comunali per 10 anni, e sull’imposta sulle rimesse.

Nonostante il successo del mercato dei dispositivi medici in Costa Rica, il Paese deve affrontare alcune sfide logistiche e di costo per rimanere competitivo. Tra queste spiccano procedure di sterilizzazione ancora poco efficienti, l’elevato costo del lavoro – che rappresenta circa il 70% dei costi di produzione – e le ingenti spese di spedizione e trasporto, soprattutto verso gli USA. Queste ultime sono aggravate dai costi aggiuntivi del trasporto via mare, mentre il Messico, principale concorrente, può contare su una logistica interamente terrestre fino al confine statunitense. Tuttavia, con investimenti mirati in formazione e innovazione, il Costa Rica ha il potenziale per consolidare ulteriormente la sua posizione nel panorama globale della tecnologia medica.

You might also be interested in..