Per gli investitori stranieri facoltosi sarà ancora più semplice stabilirsi e fare affari in Nuova Zelanda. Wellington ha infatti annunciato l’abolizione dell’Entrepreneur Work Visa e l’introduzione del nuovo, più vantaggioso, Business Investor Visa.
Il programma, aperto alle candidature da novembre 2025, prevede due opzioni: la prima consente di ottenere la residenza dopo tre anni con un investimento di 1 milione di dollari neozelandesi (circa 550.000 euro) in un’attività già esistente; la seconda riduce i tempi a un solo anno per chi investe 2 milioni di dollari neozelandesi (circa 1,1 milioni di euro). Restano esclusi alcuni settori, come la produzione di tabacco o altri prodotti contenenti nicotina, mentre vengono confermati i requisiti di età – non superiore ai 55 anni – e di conoscenza dell’inglese (IELTS 5.0 o equivalente). Questi criteri non sono invece richiesti per il Golden Visa, riservato ai grandi investitori.
Dal 1° settembre 2025, chi otterrà un Golden Visa potrà inoltre acquistare o costruire una casa, purché il valore minimo dell’immobile sia di 5 milioni di dollari neozelandesi (circa 2,75 milioni di euro).
Parallelamente, il Governo sta lavorando a una riforma dell’Overseas Investment Act, la legge che disciplina gli investimenti diretti esteri (IDE). Attualmente è richiesta un’autorizzazione solo per investimenti che coinvolgono la pesca, le cosiddette sensitive land – terreni residenziali, laghi e parchi nazionali – o i significant business assets, ossia partecipazioni e attività dal valore superiore a 100 milioni di dollari neozelandesi (circa 55 milioni di euro).
Il nuovo quadro normativo, che dovrebbe essere approvato entro la fine dell’anno, punta a snellire la burocrazia e semplificare i criteri di valutazione, rendendo più rapido l’ingresso dei capitali stranieri e più attrattivo il mercato neozelandese per gli investitori internazionali.