(traduzione non ufficiale)
Sulla ricchezza e profondità dei rapporti fra Italia e Russia – poggia la solidarietà che i due Paesi si sono reciprocamente dimostrati anche nelle occasioni più drammatiche come il terremoto di Messina del 1908, la strage di Beslan o, più di recente, il sisma dell`Aquila. E la nostra amicizia ci consente di affrontare insieme le sfide della globalizzazione, della sostenibilità e della modernizzazione. Ci proiettano nel futuro le nostre collaborazioni scientifiche e tecnologiche, tornate di attualità in occasione del recente decollo da Baikonur della Sojuz con a bordo l`italiano Luca Parmitano.
Sono arrivata a Mosca lo scorso 15 giugno – per la prima volta nella mia veste di Capo della Diplomazia italiana – per confermare che il dialogo strategico fra Roma e Mosca prosegue e si rafforza, indipendentemente dai governi che si alternano. A spingerci a consolidare la nostra collaborazione concorre d`altra parte lo stesso quadro internazionale: le crisi che affliggono numerose aree del mondo, con effetti talvolta devastanti sulle popolazioni civili e sulla stabilità di intere regioni, ci impongono di agire insieme per favorire conciliazione, stabilità e pace. Con il Ministro Lavrov abbiamo constatato che esistono importanti finalità comuni tra Italia e Russia sui temi “caldi” dell`agenda globale. Le nostre relazioni bilaterali vivono da anni una stagione particolarmente felice, arricchita da iniziative e progetti di grande respiro. Sul piano economico, la naturale complementarietà dei nostri sistemi ha favorito il consolidamento dei rapporti commerciali – che celebrano oggi un interscambio superiore ai 40 miliardi di dollari annui – e la crescita degli investimenti reciproci. In Russia si sono radicati i più importanti Gruppi italiani e numerose PMI, molto apprezzate da nostri partner russi per la qualità dei loro manufatti e per le metodologie di lavoro, in una perfetta sintesi di tradizione ed innovazione. Intendo continuare questo positivo percorso incentivando la scoperta e la divulgazione delle straordinarie opportunità d`affari offerte dalle Regioni della Federazione, con le quali desideriamo sperimentare nuove e fruttuose forme di cooperazione. Italia e Russia sono affratellate storicamente nella cultura. Ne è un esempio immediatamente visibile l`impronta indelebile lasciata dagli artisti italiani al Cremlino o nella città di San Pietroburgo. È ancora viva nei nostri Paesi l`eco del successo nel 2011 dell`Anno della Lingua e della Cultura italiana in Russia e della Lingua e della Cultura russa in Italia. La fitta messe di manifestazioni in calendario ha raggiunto il grande pubblico, confermando reciproco interesse e stima e favorendo una maggiore conoscenza fra i nostri popoli. La “vetrina” di Exhibitaly nel 2012 a Mosca ha consentito agli amici russi di apprezzare le eccellenze innovative e tecnologiche italiane, e cede ora il passo ad una nuova, importante iniziativa congiunta di ampio respiro incarnata dall`Anno dedicato al Turismo. L`Italia è stabilmente tra le mete favorite del turismo russo, come confermano gli oltre 630.000 visti rilasciati dai nostri Consolati nel 2012 e le statistiche, che fanno registrare presenze annue che ormai sfiorano il milione e mezzo.
Condivido con il Ministro Lavrov sintonia sugli appuntamenti che contribuiranno a rafforzare il nostro partenariato nei prossimi mesi: dal Vertice intergovernativo, alla riunione ministeriale Esteri-Difesa, al Consiglio di Cooperazione economica, industriale e finanziaria. Non può tuttavia esservi autentica stima reciproca senza franchezza. Non credo quindi di fare torto alla nostra solida amicizia – che intendo semmai contribuire a rafforzare – se rivolgo un incoraggiamento alla Russia a fare il massimo sforzo per ancorarsi ai valori universali, alle conquiste di libertà e di diritti, accelerando il suo cammino verso una democratizzazione pienamente compiuta che riconosca il valore delle diversità come patrimonio di una società matura e responsabile. È anche per questo che ritengo compito del Governo Italiano rafforzare gli strumenti di dialogo bilaterale dedicati alla valorizzazione delle istanze delle società civili – autentica ricchezza dei nostri Paesi – quali il “Foro di dialogo italo-russo”. Università e centri di ricerca, collaborazioni più strette per la nascita di start-up italo-russe, intese fra organi di informazione, partenariati fra PMI: questo è il nuovo orizzonte che vorrei costruire insieme a voi, amici russi.