Il 24 ottobre 1945 entrava in vigore la Carta delle Nazioni Unite, firmata a San Francisco il 26 giugno 1945, documento che, sulle macerie della Seconda guerra mondiale, si proponeva l’ambizioso obiettivo di preservare la pace, promuovere la cooperazione tra gli Stati e tutelare i diritti fondamentali della persona.
La prima seduta dell’Assemblea Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite si sarebbe svolta a Londra di lì a pochi mesi, il 10 gennaio 1946.
Nel giorno della seduta inaugurale il Presidente del Consiglio e Ministro degli esteri italiano De Gasperi inviò alla Presidenza dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il seguente messaggio: “Nel giorno in cui si iniziano a Londra i lavori dell’Assemblea Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite il Governo italiano tiene a far pervenire a tutte le Nazioni rappresentate il suo saluto e il suo voto augurale. In nome del leale spirito di collaborazione che ha animato l’Italia in guerra e della profonda coscienza democratica che la anima in pace, il Governo italiano rivolge in pari tempo alle Nazioni Unite, a fianco delle quali ha combattuto per venti mesi e di cui tante le sono così prossime di cultura e di sangue, un nuovo caldo, amichevole appello perché il suo popolo sia al più presto possibile reinserito nella comunità internazionale e nello sforzo inteso ad assicurare la pacifica e giusta ricostruzione del mondo e l’ordinata convivenza fra le Nazioni”. Tale obiettivo sarebbe stato raggiunto quasi dieci anni più tardi.
Nella galleria vi mostriamo alcuni documenti dall’Archivio Storico Diplomatico del MAECI: lo statuto dell’ONU con testi in italiano e inglese, il frontespizio di un’edizione originale pubblicata dalla SIOI, il testo del messaggio di Alcide De Gasperi (riportato in un messaggio alla nostra Ambasciata a Londra) e il telegramma con la risposta di Paul-Henri Spaak, Presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che decise di includere il messaggio italiano nel diario dei lavori dell’Assemblea.
In questa ricorrenza, rinnoviamo il nostro sostegno ai valori fondanti della Carta delle Nazioni Unite, per affrontare con un’azione collettiva, responsabile e solidale le sfide del nostro tempo.