Il futuro del Mediterraneo dopo la pandemia
La sesta edizione della Conferenza Rome MED – Mediterranean Dialogues, promossa a partire dal 2015 dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall’ISPI, si tiene quest’anno in formato digitale e prevede oltre 40 eventi virtuali dal 25 novembre al 4 dicembre 2020.
La conferenza si apre mercoledì 25 novembre con un intervento su piattaforma web di Luigi Di Maio, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e di Giampiero Massolo, Presidente ISPI. Chiude i MED-Dialogues venerdì 4 dicembre il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte.
È possibile seguire i lavori registrandosi al seguente link: https://join.med.ispionline.it/
La Conferenza vede la partecipazione di esponenti delle maggiori organizzazioni internazionali, accademici, imprenditori nonché studiosi ed esperti da tutto il mondo, con oltre 40 leader politici tra Presidenti, Primi Ministri e Ministri di diverse realtà internazionali. Partecipano tra gli altri: Sergey Viktorovich Lavrov, Ministro degli Affari Esteri, Russia; Paolo Gentiloni, Commissario Europeo per gli Affari Economici e Monetari; Ylva Johansson, Commissario Europeo per gli Affari Interni; Mohammad Javad Zarif, Ministro degli Affari Esteri, Iran; il Principe Faisal Bin Farhan Al Saud, Ministro degli Affari Esteri, Arabia Saudita; Subrahmanyam Jaishankar, Ministro degli Affari Esteri, India; Ahmed Maitig, Vice-Presidente del Consiglio Presidenziale Libico, GNA, Libia; Ayman Safadi, Vice Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri e degli Espatriati, Giordania; Riyad al Malki, Ministro degli Affari Esteri e degli Espatriati, Palestina; Othman Jerandi, Ministro degli Affari Esteri, delle Migrazioni e dei Tunisini all’estero, Tunisia; Anwar Gargash, Ministro di Stato per gli Affari Esteri, Emirati Arabi Uniti; Nickolay Mladenov, Coordinatore Speciale ONU per il Processo di Pace in Medio Oriente; Ján Kubiš, Coordinatore Speciale ONU per il Libano; Mohammad Sanusi Barkindo, Segretario Generale OPEC.
MED Dialogues 2020 intende, pur in un’epoca di pandemia, mettere a punto un’ ”agenda positiva” per il Mediterraneo, elaborando possibili soluzioni condivise ai rischi sanitari, economici e politici che potrebbero dimostrarsi più gravi e pesanti rispetto al resto del mondo. Tra i temi strategici al centro del dibattito le principali sfide per la sicurezza, la difficile gestione del fenomeno migratorio in un periodo di pandemia, il destino delle giovani generazioni, la rivoluzione nel mondo dell’energia, le opportunità poste dalla transizione verso un’economia verde e sostenibile, il ruolo strategico delle donne nell’area mediterranea e il loro contributo alla crescita sociale ed economica. Strategica per l’area mediterranea è senza dubbio anche la riflessione sul partenariato euro-mediterraneo, sul ruolo della Nato nonché sulle strategie nell’area di Paesi come Stati Uniti, Paesi del Golfo, Russia, Cina, India e Giappone.
A rafforzare il contributo di idee e proposte sono stati organizzati nei mesi scorsi 28 incontri in modalità digitale con personalità internazionali di altissimo livello per discutere la realtà di Paesi chiave dell’area come Siria, Libia, Israele, Palestina, Yemen e Iran. Al centro del dibattito anche temi strategici come, tra gli altri, il ruolo dell’Europa, l’energia verde e le migrazioni.
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