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Pechino: Focus su risultati “cultural heritage”

Sono stati presentati all’Ambasciata italiana a Pechino i primi risultati di diciotto mesi di lavoro sul “Cultural heritage: the source of wisdom, heritage and humanity”, progetto sviluppato all’interno del programma “Mae/Regioni/Cina” che promuove il partenariato e la collaborazione tra regioni italiane e province cinesi. Al “Summary event” erano presenti l’Ambasciatore italiano in Cina, Alberto Bradanini, il Direttore generale per le Politiche regionali del Ministero della Sviluppo economico, Vincenzo Donato, il Direttore generale dell’Amministrazione Statale Cinese per il Patrimonio Culturale, Zhu Xiaodong, il project manager dell’iniziativa Pier Antonio Nicoletti, e il coordinatore tecnico, Sergio Calo’.


Quinta missione e 80 operatori di settore impegnati sul progetto


“L’Italia – ha sottolineato Bradanini – possiede un expertise specifica straordinaria, riconosciuta dal mondo intero, per la semplice ragione che il 60% del patrimonio culturale mondiale secondo le organizzazioni specializzate, si trova in Italia”. Quella di oggi e’ stata la quinta missione in Cina del progetto, che ha impiegato circa ottanta operatori del settore, tra personale tecnico e personale istituzionale. “Quello che andiamo a presentare oggi – ha spiegato Donato – e’ il lavoro molto interessante che si e’ fatto nell’ultimo anno e mezzo, svolto e sviluppato da tutte e due le parti, che ha portato a sviluppare alcuni comuni momenti di interesse e bisogni che possiamo soddisfare insieme, e che ci permetteranno di valorizzare i beni culturali e aumentare le nostre competenze e la nostra ricchezza nel sapere”.