Il 20 giugno scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato il Documento Triennale di Programmazione e di Indirizzo (DTPI) della Cooperazione allo sviluppo per il periodo 2024–2026. Come previsto dall’art. 12 della legge 125/2014, il DTPI ha ottenuto l’approvazione da parte del Comitato Interministeriale per la Cooperazione allo sviluppo – CICS e ha acquisito i pareri delle Commissioni parlamentari, del Consiglio nazionale per la Cooperazione allo sviluppo – CNCS e della Conferenza unificata.
Il documento indica i temi e le aree geografiche su cui si concentra l’impegno dell’Italia nel triennio. È stato redatto con il contributo di tutti gli attori del sistema italiano di cooperazione allo sviluppo: Amministrazioni centrali ed Enti Territoriali, Università, centri di ricerca, organizzazioni della società civile e imprese.
Il DPTI si concentra in particolare sull’Africa, nel quadro della priorità assoluta attribuita dal Governo a quel continente anche con iniziative come il Piano Mattei. Anche per questo i Paesi prioritari nel continente passano da 11 a 23. Al contempo, l’Italia conferma il suo impegno in scenari altrettanto strategici come il Mediterraneo, il Medio oriente e l’Ucraina.
I settori d’intervento prioritari sono quelli nei quali maggiore è la conoscenza e il saper fare italiano e quindi la capacità di incidere e fare la differenza nei Paesi partner: essi includono l’istruzione e la formazione orientata al lavoro, l’agroalimentare e la sicurezza alimentare, l’accesso ai servizi essenziali come acqua e salute e la transizione verde e digitale.
La strategia del DTPI promuove lo sforzo dell’intero Sistema Italia (pubblico, privato e terzo settore), coordinato dalla Farnesina, per la pace, lo sviluppo sostenibile e la crescita dei nostri partner, in sinergia con gli altri attori europei e internazionali.