Su indicazione del Ministro degli Esteri Antonio Tajani, una delegazione tecnica organizzata dalla Farnesina ha effettuato fra il 20 e il 21 ottobre una missione a Gerusalemme e Ramallah per la ricostruzione di Gaza. La missione ha integrato rappresentanti di varie articolazioni dello Stato: oltre alla Farnesina e all’Ufficio del Consigliere Diplomatico di Palazzo Chigi, anche l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Protezione Civile, Cassa Depositi e Prestiti.
La delegazione italiana ha incontrato a Ramallah esponenti dell’Autorità Nazionale Palestinese, in particolare il Ministro della Pianificazione e della Cooperazione Internazionale, Estephan Salameh, e il Ministro delle Finanze, Omar Bitar. Nell’ottica della mobilitazione delle risorse per la ricostruzione sono stati approfonditi anche i contatti con i rappresentanti a Gerusalemme della Banca Mondiale e della Banca Europea degli Investimenti, nonché di altre istituzioni dell’Unione Europea.
La delegazione ha inoltre incontrato Ministro della Salute, Maged Abu Ramadan, con cui sono stati discussi i programmi di accoglienza in corso per assicurare le cure dei bambini palestinesi e malati e sono state esaminate le possibilità che l’Italia avvii progetti innovativi di telemedicina, protesica, salute materna e infantile, nonché l’invio di medici e di macchinari, per rafforzare l’assistenza sanitaria nella regione.
La delegazione ha inoltre avuto colloqui con i rappresentanti delle Nazioni Unite, partner chiave delle iniziative umanitarie nella Striscia fin dall’inizio della crisi, tra cui il programma Food for Gaza lanciato dal Ministro Tajani nel marzo 2024, e a cui l’accordo di pace assegna tra i suoi venti punti un ruolo centrale per la gestione della risposta umanitaria post-conflitto. Questi aspetti sono stati oggetto della riunione con il Coordinatore Residente delle Nazioni Unite a Gerusalemme, Ramiz Alkbarov. Presenti all’incontro anche i locali rappresentanti di FAO, Programma Alimentare Mondiale, Organizzazione Mondiale della Salute, UNICEF e Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione.
Tra i temi in discussione con l’Autorità Nazionale Palestinese, anche in vista della visita in Italia del Presidente Abu Mazen a novembre, anche il programma a supporto del processo di ricostruzione a Gaza annunciato lo scorso ottobre a seguito della Conferenza umanitaria di Pescara presieduta dal Ministro Tajani. In particolare è stato esaminato un rafforzamento e un’espansione del programma, già operativo presso il Ministero della Pianificazione e realizzato insieme a UNDP e all’Università di Architettura di Venezia (IUAV).
La delegazione ha inoltre incontrato anche i rappresentanti delle organizzazioni della società civile operative a Gerusalemme e nei Territori Palestinesi, insieme ai funzionari italiani che lavorano per l’Unione Europea o per agenzie delle Nazioni Unite.
La missione ha permesso di identificare tra le priorità chiave per la ripresa e la ricostruzione gli ambiti della sicurezza alimentare, della salute fisica e mentale, dell’educazione e della protezione di donne e bambini, nonché del sostegno al settore privato.
A conclusione del programma, una parte della delegazione proseguirà nei prossimi giorni con una missione in Giordania che sarà guidata dall’Amb. Archi, Inviato Speciale del MAECI per la ricostruzione di Gaza.