Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha avuto ieri alla Farnesina un incontro con un gruppo di associazioni cattoliche a cui hanno partecipato rappresentanti di AGESCI, ACLI, Azione Cattolica, Comunità di Sant’Egidio, Comunità Papa Giovanni XXIII, Fraternità di Comunione e Liberazione, Movimento dei Focolari, Cristiano Lavoratori, Ordine Francescano Secolare e Rinnovamento nello Spirito.
Le associazioni, raccogliendo l’invito di Papa Leone a promuovere la pace, si erano rivolte al Ministro per testimoniare la loro esperienza e rivolgere un appello alle istituzioni del nostro Paese affinché l’impegno per la pace rimanga al centro dell’azione politica del Governo, intensificando le attività diplomatiche e le relazioni internazionali nel contesto di una più forte e decisa cooperazione europea. Un’azione che in queste ore, con gli sviluppi negoziali in Egitto che hanno posto le basi per la cessazione delle ostilità a Gaza, trova un impulso al quale Tajani conferma che l’Italia vuol offrire tutto il suo sostegno.
“L’impegno per la pace non è solo un atto di fede, ma un dovere politico, un impegno dei cattolici e dei cittadini” ha dichiarato il Ministro Tajani, che ha tenuto ad incontrare di persona la delegazione per raccoglierne le testimonianze e le esperienze. Il Ministro ha sottolineato il grande contributo dell’associazionismo cattolico per la società italiana e per l’azione internazionale del nostro Paese, anche attraverso la partnership strategica e strutturale con la Farnesina e con la sua rete di Ambasciate e Consolati nel mondo.
Fondamentale è il comune impegno per la pace, che l’Italia porta avanti incessantemente, specialmente in questo delicato momento di crisi. In tale ambito, il Governo apprezza particolarmente le iniziative di varie associazioni italiane e dei missionari cattolici che, in diversi angoli del mondo, promuovono forme di mediazione dei conflitti e portano avanti il dialogo interreligioso, affiancando e potenziando l’azione diplomatica ufficiale. Particolarmente apprezzata è, inoltre, la collaborazione con la Cooperazione italiana. Le associazioni cattoliche apportano un prezioso contributo grazie a una presenza capillare e alla profonda conoscenza dei contesti in molti Paesi in via di sviluppo, mettendo sempre al centro la persona umana.