Slovacchia: margini in calo per settore agricoltura e salari in crescita
Il Ministero dell’Agricoltura ha pubblicato un rapporto secondo il quale il settore agricolo slovacco avrebbe riportato una riduzione di profitti pari 49 milioni di euro nel 2012 (- 34% subas annua), con conseguente diminuzione di introiti per lo Stato per oltre 2 milioni di euro. La performance sarebbe legata principalmente a raccolti inferiori rispetto a quanto previsto ed al decremento dei prezzi dei prodotti ortofrutticoli sul mercato europeo. Anche il settore dell’allevamento continua a soffrire per gli alti costi di importazione. Nel settore primario è occupato il 3,3% della forza lavoro slovacca (circa 50.000 addetti). Il salario mensile nominale medio in Slovacchia nel mese di luglio è aumentato in media del 5,6% su base annua in tutti i settori: 7,2% nel comparto auto (paga media nominaleè di 801 euro lordi), 6% nell’industria manifatturiera (900 euro), 5,4% nelle aziende del settore IT (1.745 euro) e 3,3% nei servizi di alloggi e ristorazione (588 euro). (nfoMercatiEsteri)
Usa: Obama firma legge innalzamento tetto debito
Il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha firmato il provvedimento che consente l’innalzamento del debito Usa e scongiura di fatto il rischio di un default americano. In una nota la casa Bianca ha comunicato l’avvenuta firma del Continuing Appropriations Act, che prevede per l’anno 2014 gli stanziamenti necessari per finanziare le attivita’ del governo federale ed estende il limite di indebitamento del Paese fino al prossimo 7 febbraio. La firma suggella l’accordo tra democratici e repubblicani raggiunto ieri e sancita con il voto positivo del Senato e della Camera Usa nella notte. (Il Sole 24 Ore Radiocor)
Usa: outlook negativo Moody’s per banche italiane
L’outlook per il sistema bancario italiano resta negativo. E’ quanto afferma l’agenzia di rating Moody’s in una nota diffusa ieri in tarda serata. L’outlook – indica Moody’s – riflette la persistente fragilita’ del contesto economico e i crescenti problemi sul fronte dei prestiti. Problemi che superano alcuni sviluppi positivi dell’ultimo anno come il rafforzamento dei livelli di capitale, il miglior accesso al finanziamento e l’incremento degli asset liquidi. (Il Sole 24 Ore Radiocor)
Paesi Bassi: riassetto Endemol in vista di scadenza debito 380 mln
A due anni dall’annuncio della ristrutturazione dei 3 miliardi di debiti, il cantiere delle trattative tra i creditori di Endeml e’ ancora aperto. Dopo aver ottenuto diversi waiver dai finanziatori, ora l’obiettivo e’ non mancare la scadenza del luglio 2014 quando andranno a maturazione rimborsi per 380 milioni. A dicembre 2012 il debito della holding olandese Edam Acquisition Cooperatief – in base ai bilancio consultato da Radiocor – ammonta ancora a 2,9 miliardi ma nell’esercizio scorso il gruppo del Grande Fratello, a fronte di ricavi scesi del 6% a 1.28 miliardi, ha visto migliorare l’ebitda caratteristico a 147 mln grazie a un significativo contenimento dei costi (circa 80 milioni in meno) e le perdite nette si sono ridotte a 33 milioni (da 186 milioni) complici anche dismissioni per 46 milioni. Tra fine 2011 e inizio 2012, l’insostenibile posizione debitoria della holding olandese – allora controllata pariteticamente da Mediaset e i veicoli di private equity di Goldman Sachs e Cyrte Fund – aveva portato a un’intesa di massima: il bastone di comando dell’azienda sarebbe passato ai creditori tramite conversione delle loro esposizioni in capitale. A quel punto la partita si e’ spostata a livello del debito con Apollo Global Management che ha accumulato quote fino a oltre il 30%, il fondo Cyrte di John De Mol che si e’ posizionato su posizioni sostanzialmente simili, mentre Goldman ha tenuto un 12% circa e Mediaset e’ uscita dalla partita vendendo dapprima il debito allo stesso Apollo e poi (a luglio 2013) le quote azionarie quasi prive di valore a Sticthing Victorie II. L’unico soggetto italiano ancora coinvolto nella partita e’ Intesa Sanpaolo che e’ esposta per circa 100 milioni sul debito. (Il Sole 24 Ore Radiocor)
Gasdotto Tap: Senato avvia esame Ddl accordo Albania e Grecia
L’Aula del Senato ha avviato la discussione generale sul Ddl di ratifica dell’accordo tra Albania, Grecia e Italia sul gasdotto Tap. L’Assemblea ha respinto la questione pregiudiziale posta da M5S e la questione sospensiva presentata da Sel. Il viceministro degli Esteri, Marta Dassu’, e’ intervenuta in Aula per riferire sul nuovo assetto della societa’ Trans Adriatic Pipeline, costituita per realizzare il gasdotto transfrontaliero: Bp (20%), Socar (20%), Satoil (20%), Fluxys (16%), Total (10%), E.On (9%) e Axpo (5%). Dassu’ ha anche ricordato la recente notizia circa la vendita di volumi di gas, per un periodo di 25 anni, relativa al consorzio del giacimento Shah Deniz, che ha scelto il gasdotto Tap per il trasporto del gas in Europa. Fra le societa’ interessate ci sono “Enel ed Hera” e questo, ha detto il viceministro, “conferma l’importanza del progetto per l’Italia non solo come hub strategico ma anche per l’acquisto di volumi importanti di gas”. (Il Sole 24 Ore Radiocor)
Regno Unito: Autogrill gestira’ ristorazione Eurotunnel
Autogrill amplia la presenza nel Regno Unito aggiudicandosi due nuove concessioni per le attivita’ di food & beverage nelle stazioni dell’Eurotunnel e all’interno dell’aeroporto di East Midlands. Il primo accordo prevede la gestione per dieci anni di otto punti vendita nel tunnel sotto la Manica: il ricavo complessivo atteso dal 2013 al 2023 e’ di 105 milioni di sterline. Il secondo ha una durata di otto anni e riguarda sette locali: dal 2013 al 2021 si prevedono ricavi per 70 milioni. (Il Sole 24 Ore Radiocor)
Francia: il ‘foie gras’ conquista l’Asia
Il “foie gras”, vanto della gastronomia francese, conquista nuovi mercati soprattutto in Asia e Medio Oriente, e vede le vendite in crescita del 6% a 39 milioni di euro in sette mesi, sfidando la crisi e anche i dibattiti sul benessere degli animali. Le vendite, ha reso noto il Cifog (comitato interprofessionale dei palmipedi per la produzione di ‘foie gras’) in una conferenza stampa, sono esplose in Indonesia (+4783%), Thailandia (+75%), Singapore (+39%) e Giappone (+35%), nonche’ negli Emirati Arabi (+63%), Canada (+180%). Calano i consumi in Spagna (-13%), Germania (-4%), Russia (-7%), pur rimanendo il Regno dei Borbone, col Giappone e il Belgio ai primi tre posti tra i Paesi importatori. (Il Sole 24 Ore Radiocor)