Il ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, ha effettuato una missione a Londra come seguito dell’evento “Italy Now and Next. Attrazione, Competenze ed Investimenti: Milano al centro dell’Europa di domani” – che si era svolto a Milano il 16 febbraio scorso – con “l’obiettivo di presentare al mondo economico e finanziario londinese i punti di forza dell’Italia e di Milano e di sottolineare l’impegno del Governo nel rendere li nostro Paese sempre più attraente per gli investimenti esteri”, secondo quanto affermato dallo stesso Alfano.
Durante la visita, il ministro ha incontrato una delegazione di “The Halo Trust”, l’ONG maggiormente impegnata a livello mondiale sia nelle attività di sminamento sul terreno, sia nell’azione di “advocacy” che punta a promuovere l’eliminazione di tutte le mine entro il 2025.
Alfano ha inoltre incontrato alti rappresentanti della European Medicines Agency e della European Bank Authority e una delegazione di operatori economici britannici e internazionali presenti a Londra.
Il ministro è poi intervenuto alla Conversazione pubblica “Italy Now and Next”, moderata da Francine Lacqua e aperta a un pubblico di operatori economici e del mondo finanziario.
Tutti i precedenti impegni si sono svolti nella sede di Bloomberg.
A seguire, Alfano, assieme al ministro di Stato britannico, Alan Duncan, ha deposto una corona di fiori a Westminster in omaggio alle vittime dell’attentato terroristico che ha colpito lo scorso 22 marzo la città di Londra.
Infine, il titolare della Farnesina ha incontrato, al Foreign Office, l’omologo Boris Johnson. A pochi mesi dalla visita bilaterale a Londra del 20 dicembre, il colloquio ha consentito di riaffermare il comune impegno nella lotta al terrorismo e di fare un giro d’orizzonte sui principali dossier internazionali di reciproco interesse, tra cui la Libia. L’incontro è stato anche l’occasione per una verifica sul percorso che Londra si accinge a intraprendere per l’uscita dall’UE e per la ridefinizione delle relazioni britanniche con l’UE e i suoi Stati membri.