In occasione della sua missione in India, il Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani parteciperà domani, 10 dicembre, alla seduta di esame della candidatura de “La cucina italiana fra sostenibilità e diversità bio-culturale” alla Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO.
Avanzata dal “Collegio Culinario Associazione culturale per l’enogastronomia italiana”, in collaborazione con Casa Artusi, Accademia della Cucina Italiana e la rivista “La Cucina Italiana”, la candidatura della Cucina Italiana nella lista Unesco mira a promuovere principi e valori tipici della tradizione italiana, come il contrasto allo spreco alimentare e la riduzione del consumo di risorse.
A oggi, l’UNESCO ha riconosciuto come Patrimonio Immateriale 788 elementi in 150 Paesi del mondo. Gli elementi italiani iscritti nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale sono 19, a cui si aggiunge 1 elemento iscritto al Registro delle Buone Pratiche di Salvaguardia.
La cucina italiana viene ritenuta inclusiva, superando barriere culturali e generazionali. Inoltre, l’aderenza a principi come il contrasto allo spreco alimentare e la riduzione del consumo di risorse la rende un modello di sostenibilità ambientale. La decisione dell’UNESCO rappresenterebbe anche un riconoscimento del saper fare e del saper esportare delle nostre imprese agro-alimentari, veri e propri ambasciatori non solo del cibo ma della società italiana nel mondo.