La Coalizione Globale Anti-Daesh nasce nel 2014 per affrontare la minaccia terroristica di Daesh presente in Iraq e in Siria.
È composta attualmente da 90 membri, a testimonianza dall’ampio consenso che a livello internazionale riveste la lotta a Daesh. La Coalizione mira a: indebolire l’infrastruttura economica e finanziaria di Daesh, contrastando anche le sue fonti di finanziamento; prevenire i movimenti transfrontalieri dei Foreign Terrorist Fighters; supportare la stabilizzazione delle aree liberate dal controllo dell’Islamic State e il ripristino delle infrastrutture; contenere la propaganda del gruppo.
L’Italia è tra i Paesi che maggiormente contribuiscono alla Coalizione Globale per il contrasto a Daesh, sostenendo attivamente le sue iniziative, anche in campo operativo, tra cui l’addestramento delle forze di sicurezza in Iraq.
A conferma del suo ruolo propulsivo, sin dal 2021 l’Italia ha contribuito a rafforzare l’impegno della Coalizione nel contrasto della minaccia di Daesh in Africa, favorendo il coinvolgimento diretto dei partner africani. L’acuirsi della minaccia terroristica nel continente, in particolare nell’area del Sahel, rappresenta oggi una delle principali aree di espansione territoriale di Daesh.
L’Italia è uno dei principali contributori della Missione NATO in Iraq (NMI), un’operazione non combattente dedicata all’assistenza e all’addestramento delle forze locali. L’obiettivo: aiutare l’Iraq a rafforzare istituzioni e forze di sicurezza, per garantire stabilità, combattere il terrorismo e prevenire il ritorno di Daesh.
I Foreign Fighters
La Coalizione è impegnata nel contrastare il flusso di terroristi che cercano di attraversare le frontiere. Rafforzando la cooperazione tra le forze di sicurezza all’interno della Coalizione, si garantisce la condivisione di informazioni raccolte dalle forze della Coalizione nella lotta al terrorismo, potenziando così la sicurezza interna agli Stati. Siamo impegnati a promuovere un maggiore coordinamento tra i servizi di Intelligence e le forze dell’ordine per monitorare e prevenire flussi di foreign fighters. Ciò poiché crediamo che migliorare la condivisione delle informazioni e la cooperazione contribuisce a prevenire la radicalizzazione e a ridurre la probabilità di attacchi terroristici.
Stabilizzazione
La stabilizzazione dell’Iraq e della Siria è una delle tappe essenziali per sconfiggere il Daesh e per incentivare la ricostruzione di tutte le aree liberate.
L’Italia sostiene attivamente gli sforzi fatti dalla Coalizione Globale per rafforzare le capacità militari e delle forze di sicurezza del Governo iracheno.
Grazie al Gruppo d’Azione dei Carabinieri, l’Italia è inoltre un partner chiave nell’ambito dell’addestramento delle forze di polizia irachene con il fine di garantire la sicurezza e lo stato di diritto nelle zone liberate.
Le attività addestrative promosse dall’Italia hanno riguardato attività di pattugliamento mirate alla stabilità, come ad esempio un corso sulla legalità e l’ordine pubblico, tecniche e procedure di polizia, corsi sull’applicazione della legge, corsi sulle operazioni ad alto rischio, corsi per ufficiali di polizia donne, il rilevamento di ordigni esplosivi improvvisati (C-IED), corsi sulle attività di polizia a livello di comunità, corsi di formazione avanzata per la polizia, anti-terrorismo, la salvaguardia del patrimonio culturale, tecniche antisommossa e di controllo di folle, procedure preliminari per la protezione personale e corsi sull’investigazione della scena del crimine.
I corsi sono frequentati dalle forze di polizia locale, della polizia federale, dei SWAT, della polizia di frontiera, della polizia autostradale, della polizia curda ed altre.
Comunicazione
L’ISIS mantiene una significativa capacità di diffondere propaganda e contenuti estremisti, utilizzando piattaforme digitali e social network che gli permettono di raggiungere anche un pubblico molto giovane.
Per questo, uno degli obiettivi della Coalizione è contrastare in modo efficace la propaganda di Daesh, limitandone la diffusione e l’influenza online.
L’Italia si adopera a rendere Internet uno spazio sicuro e a rafforzare la resilienza delle comunità contro la radicalizzazione. Tale impegno riguarda anche prestare attenzione a nuovi metodi di reclutamento, come ad esempio tramite l’utilizzo improprio di tecnologie emergenti.
Contrasto al finanziamento del terrorismo: aggredire le finanze del Daesh
La Coalizione ha nel tempo sviluppato importanti capacità di individuare e interrompere le fonti di reddito e le reti finanziarie di Daesh.
Facendo leva sulla strategia di contrasto al finanziamento di Daesh sancita nel Piano d’Azione di Roma per il CIFG approvato nel marzo del 2015, l’Italia ha operato di concerto con i partner della Coalizione Globale con l’obiettivo di: individuare e impedire l’accesso a Daesh a sistemi finanziari regionali e internazionali, limitare le reti finanziarie globali di Daesh e le sue succursali geografiche, rafforzare la lotta al riciclaggio di denaro internazionale e le misure di contrasto al finanziamento del terrorismo. A tale proposito, potenziare lo scambio di informazioni di intelligence finanziaria in seno alla Coalizione è fondamentale per migliorare il coordinamento con i nostri partner in materia di assistenza tecnica fornita ai Paesi maggiormente esposti alla minaccia di Daesh.
A livello nazionale, negli ultimi anni sono state adottate leggi più severe per contrastare il finanziamento del terrorismo, conferendo alle autorità giudiziarie strumenti più efficaci ed incisivi. Oltre a varare una nuova normativa penale mirata ad inasprire i controlli su coloro che finanziano gruppi terroristici – o che assicurino loro qualsiasi altro tipo di sostegno – l’Italia ha adottato misure restrittive nei confronti di jihadisti che si sono autoformati e dei foreign fighters. Al Comitato di Sicurezza Finanziaria, un organo inter-agenzie dedicato, è stato affidato il compito di vigilare sull’intero processo, garantendo una osservanza continuativa e puntuale della normativa vigente e aumentando la condivisione informazioni.