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La Cooperazione regionale e il ruolo dell’Italia

L’Italia incoraggia il rafforzamento della cooperazione regionale nell’area adriatico-ionica, nella convinzione che il processo di integrazione dei Balcani Occidentali nell’Unione Europea debba coniugarsi con una sempre più intensa cooperazione a livello locale.

L’Iniziativa Centro Europa (InCE)

Istituita l’11 novembre 1989 a Budapest con il nome di “Quadrangolare”, nel 1992 assume l’attuale denominazione. L’InCE è un forum intergovernativo di cooperazione regionale che comprende Stati membri dell’UE e Paesi che ambiscono a entrare a farne parte o a rafforzare la collaborazione con Bruxelles.

Con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo socio-economico dei Paesi InCE non membri UE, nel 1992 l’Italia ha creato con risorse proprie un Fondo di assistenza tecnica presso la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo. L’InCE dispone di un Segretariato Esecutivo con sede a Trieste, i cui costi di funzionamento sono sostenuti interamente dall’Italia.

L’Iniziativa Adriatico-Ionica (IAI)

La IAI è stata fondata nel 2000 con la firma, da parte di Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Slovenia, della “Dichiarazione di Ancona” sulla cooperazione regionale quale strumento di promozione della stabilità economica e politica e del processo di integrazione europea. L’Organo decisionale della IAI è il Consiglio dei Ministri degli Esteri, che si riunisce una volta l’anno. La IAI dispone inoltre di un Segretariato Permanente che ha sede ad Ancona. L’Iniziativa svolge poi un importante ruolo di ancoraggio alla Strategia UE per la Regione Adriatico-Ionica (EUSAIR).

La Strategia dell’Unione Europea per la Regione Adriatico-Ionica (EUSAIR)

EUSAIR è una delle quattro strategie macro-regionali lanciate dall’Unione Europea. La Strategia si strutturata attorno a quattro pilastri: crescita blu; infrastrutture energetiche e trasporti; protezione ambientale; e turismo sostenibile. Le attività di EUSAIR hanno inoltre l’obiettivo di contribuire al processo di integrazione europea dei Balcani occidentali.

Il Processo di Cooperazione del Sud-Est Europeo (SEECP) e il Consiglio di Cooperazione Regionale (RCC)

Il SEECP è stato fondato, su iniziativa dei Paesi del Sud-Est Europeo, a Sofia nel 1996 con l’obiettivo di promuovere la cooperazione intra-regionale. Dal 2008 lo strumento operativo del SEECP è il RCC che svolge anche funzioni di Segretariato. Dalla sua fondazione, l’Italia, così come anche l’Unione Europea, ha riconosciuto al RCC un importante ruolo per il rafforzamento della cooperazione intra-regionale e l’avanzamento del processo di integrazione europea. L’Italia è membro del RCC ma non partecipa al SEECP che è aperto ai soli Paesi dell’Europa Sud-orientale.

Il Processo di Berlino

Il Processo di Berlino (o “dei Balcani occidentali”) è un forum regionale lanciato nel 2014 su iniziativa tedesca con l’obiettivo di favorire la stabilizzazione della regione e la sua progressiva integrazione europea. Sin dalla sua creazione, il Processo di Berlino ha offerto un importante contributo al raggiungimento di progressi concreti nel settore delle riforme, sul piano della risoluzione delle controversie nonché nell’ambito del rafforzamento della cooperazione economica regionale. L’Italia vi ha aderito nel 2015 e nel 2017 ha detenuto la presidenza del Processo, organizzando il Vertice di Trieste (12 luglio 2017).