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Europa

In Europa, la politica estera italiana unisce la componente dell’integrazione UE e quella delle relazioni bilaterali, due dimensioni tra loro inscindibilmente legate.

Il rapporto di continua cooperazione con gli Stati Membri in seno alle istituzioni comunitarie nelle materie di competenza UE si integra con la cooperazione nelle sfere di competenza nazionale, per il miglior raggiungimento degli obiettivi comuni di sicurezza e prosperità dei cittadini europei. I rapporti bilaterali solidi e proattivi a loro volta alimentano il senso di comune appartenenza all’Unione e facilitano la tutela degli interessi italiani nei meccanismi decisionali comunitari.

Oltre che nell’ambito dell’Unione e a livello bilaterale, il dialogo con i partner UE ha luogo anche attraverso formati plurilaterali di consultazione come: il Big5, tra i cinque stati membri di maggior peso demografico ed economico (Germania, Francia, Italia, Spagna, Polonia); il Med9, su base geografica (Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro, Malta, Croazia e Slovenia).

Anche con i Paesi non UE l’Italia mantiene rapporti di tradizionale, forte intensità, sia sul piano bilaterale che nel contesto della comune appartenenza al Consiglio d’Europa e ad altre Organizzazioni Internazionali e Regionali attive in ambito politico, securitario o economico, come la NATO, l’OSCE, l’OCSE, il SEE, e l’INCE.

Particolare attenzione viene riservata alle relazioni con i Paesi della regione adriatico-balcanica, area di rilievo strategico per l’Italia in virtù della sua vicinanza geografica e delle profonde interconnessioni esistenti con il nostro Paese, alimentate da rapporti storici e consolidati in tutti i settori, nonché dalle rispettive società civili.

Specifica rilevanza riveste altresì l’azione svolta dall’Italia nel contesto dei rapporti di vicinato e del dialogo transfrontaliero con i Paesi confinanti (Francia, Austria, Svizzera, Slovenia), nonché delle relazioni con San Marino e Santa Sede. Con tali Paesi il confine comune promuove concrete collaborazioni operative, anche a livello locale, su un numero estremamente ampio di settori, per facilitare gli scambi e il movimento dei cittadini.

Quale ponte al centro del Mediterraneo e del continente, l’Italia proietta la sua politica estera lungo varie direttrici geografiche di interesse nello spazio europeo, articolate organizzativamente, all’interno della Direzione Generale per l’Europa e la Politica Commerciale Internazionale, su quattro aree: Europa centro-settentrionale, Europa meridionale e mediterranea, Europa centro-orientale e Europa adriatico-balcanica.