“Strumenti internazionali di uniformazione in campo commerciale: un’opportunità per la modernizzazione e l’apertura agli investimenti del sistema italiano entro il quadro del rispetto del diritto dell’Unione europea”.
È questo il titolo di una giornata di confronto che si terrà il 15 dicembre nella sala Aldo Moro presso il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Ue: modernizzazione e apertura agli investimenti del sistema italiano Scopo della riflessione è valutare le opportunità che tali misure offrono per la modernizzazione e l’apertura agli investimenti del sistema italiano, entro il quadro del diritto dell’Unione. L’evento si svolge nel contesto della Presidenza italiana del Consiglio UE: favorire in Europa misure e politiche che possano ridare spinta alle economie degli Stati membri ed aprirne i mercati ai commerci internazionali è infatti una delle priorità dell’Italia durante il Semestre di presidenza europeo. In questo ambito, la Farnesina intende offrire un suo tangibile contributo illustrando i risultati ottenuti nei negoziati multilaterali per la modernizzazione degli ordinamenti interni e lo sviluppo dei commerci, con lo scopo di aprire un dibattito con tutti gli attori rilevanti su come l’Italia possa da parte sua recepirne gli elementi di maggiore interesse.
Fallimento, finanza assistita, arbitrato commerciale e commercio elettronico Le quattro macro-aree che verranno discusse nell’incontro saranno: fallimento, finanza assistita, arbitrato commerciale e commercio elettronico. Sono stati coinvolti rappresentanti dei ministeri maggiormente interessati, delle associazioni di categoria, della Commissione e delle ambasciate europee a Roma nonché esponenti del mondo universitario.
I quattro moduli: ‘Insolvenza’
La giornata comincerà con una riflessione sulla “Modernizzazione e apertura agli investimenti del sistema Italia: il ruolo del diritto e delle prassi internazionali”. Successivamente, si passerà all’analisi dei quattro moduli. Il primo, “Insolvenza”, sarà introdotto dal professor Alberto Mazzoni, membro della delegazione italiana WG V UNCITRAL – Insolvency. A seguire interverranno l’avvocato Monica Marcucci della Banca D’Italia; Luciano Panzani, presidente della Corte Appello di Roma, e Margherita Bianchini di Aassoanime. Il concetto da cui si partirà è che la disciplina fallimentare italiana, pur in linea con gli standard internazionali, potrebbe essere migliorata alla luce dei lavori Uncitral, tra cui, in particolare, l’insolvenza dei gruppi e l’insolvenza transfrontaliera, che sono trattati dalla Legge Modello sull’insolvenza transfrontaliera del 1995 e la Guida Legislativa sull’insolvenza del 2004 (aggiornata tuttavia in molte sue parti fino ad oggi).
‘Finanza garantita’
Per quanto riguarda il secondo modulo, “Finanza Garantita”, l’introduzione sarà affidata al professor Lucio Ghia, membro della delegazione italiana WG VI UNCITRAL – Security Interests. Dopo di lui parleranno Carlo Piccininni della Corte di Cassazione, il professor Domenico Siclari del gabinetto del ministro dell’Economia e delle Finanze e Pietro Scabellone dell’Abi.
La discussione partirà dal fatto che i progetti realizzati dall’Uncitral nel corso degli ultimi dieci anni sono stati ben accolti dalla comunità internazionale, tanto che numerosi Stati hanno riformato la propria legislazione nazionale ispirandosi alla Guida Legislativa del 2007 (che ha poi beneficiato di alcuni supplementi su temi specifici). Il Gruppo di Lavoro che si occupa del tema in seno all’Uncitral sta peraltro per concludere i propri lavori su un Legge Modello sulle garanzie mobiliari di diretta derivazione dalla Guida. La normativa italiana in materia di garanzie mobiliari risale invece, come noto, sostanzialmente al codice post-unitario del 1865 ed è diffusa la convinzione anche del mercato della necessità di un suo ammodernamento in base agli standard internazionali, anche per il beneficio diretto delle piccole e medie imprese. I diversi protocolli di Cape Town dell’Unidroitforniscono utili elementi di confronti in diversi settori delle infrastrutture.
‘Arbitrato’
Il terzo modulo, “Arbitrato”, sarà introdotto da Stefano Azzali, membro della Delegazione italiana WG II UNCITRAL –Arbitration. Successivamente sono previsti gli interventi programmati di Magda Bianco della Banca D’Italia, Tiziana Pompei Unioncamere e di Carlo Alberto Giusti della segreteria particolare del ministro della Giustizia. L’Italia è, in questi ultimi decenni, intervenuta più volte sulla disciplina sull’arbitrato commerciale (1983, 1994, 2006). L’attuale normativa appare oggi sostanzialmente in linea con i principi e le best practicesinternazionali. Restano tuttavia ancora alcuni profili da migliorare per i quali potrebbe trarsi utile ispirazione dalla Legge Modello UNCITRAL del 1985 (come emendata nel 2006), che ha ispirato in questi ultimi anni numerose legislazioni sull’arbitrato adottate a livello nazionale (ad esempio, Scozia, Spagna). Allo stato, gli aspetti che potrebbero essere presi in considerazione alla luce della Legge Modello paiono tre: introduzione dell’obbligo della disclosure nell’arbitrato, riconoscimento dei poteri cautelari degli arbitri, semplificazione dei meccanismi di impugnazione del lodo arbitrale.
‘Commercio elettronico’
Infine il quarto e ultimo modulo, “Commercio elettronico”, verrà presentato dalla professoressa Giusella Finocchiaro, membro della Delegazione italiana WG IV UNCITRAL – E-commerce e poi si terranno gli interventi programmati di Daniele Tatti e Mauro Draoli di Agid, presidenza del Consiglio dei ministri, e dell’avvocato Alfonso Angrisani di Cbi. L’Italia ha attuato la disciplina europea sul commercio elettronico e regolato i contratti a distanza conclusi dai consumatori, così come norme sul riconoscimento delle firme elettroniche sono state introdotte con il Codice dell’amministrazione digitale. In materia di commercio elettronico internazionale, il nostro Paese potrebbe tuttavia avvantaggiarsi di strumenti legislativi di armonizzazione, in particolare della Convenzione Uncitral del 2005 sull’uso delle comunicazioni elettroniche nei contratti internazionali. Lo strumento appare di interesse poiché, pur avendo natura di trattato internazionale, contiene una clausola atta a garantire la libertà delle parti di escluderne l’applicazione, non contiene disposizioni preferenziali nei confronti di alcuna particolare tecnologia e risulta in linea con la maggior parte delle legislazioni nazionali basate sui precedenti strumenti Uncitral in materia. Terminata la discussione sono previste le conclusioni della giornata di confronto.