Traduzione di cortesia. Per la versione originale in lingua inglese clicca qui.
15 febbraio 2025 – Monaco, Germania
“I Ministri degli esteri del G7 di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America e l’Alto rappresentante dell’Unione europea si sono riuniti a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco per la prima volta sotto la Presidenza canadese del 2025.
I membri del G7 hanno discusso della devastante guerra della Russia in Ucraina. Hanno sottolineato il loro impegno ad adoperarsi insieme per contribuire al conseguimento dell’obiettivo di una pace duratura e di un’Ucraina forte e prospera e hanno ribadito la necessità di sviluppare solide garanzie di sicurezza per assicurare che la guerra non ricominci.
I membri del G7 hanno accolto con favore il colloquio avuto oggi con Andrii Sybiha, Ministro degli Affari Esteri dell’Ucraina. Hanno ricordato l’importante contributo del G7 per porre fine alla guerra in Ucraina, anche tramite le misure previste dalla Dichiarazione congiunta del G7 a sostegno dell’Ucraina, sostenendo l’Ucraina finanziariamente tramite l’utilizzo di entrate straordinarie derivanti dai beni sovrani russi, imponendo ulteriori costi alla Russia, se non negozierà in buona fede, tramite tetti ai prezzi del petrolio e del gas e rendendo più efficaci le sanzioni contro la Russia. Eventuali nuove sanzioni aggiuntive dopo febbraio dovranno essere legate al fatto che la Federazione Russa si impegni o meno concretamente e in buona fede a porre fine alla guerra contro l’Ucraina, garantendo all’Ucraina sicurezza e stabilità a lungo termine come Paese sovrano e indipendente. I membri del G7 hanno ribadito il loro incrollabile sostegno all’Ucraina nella difesa della sua libertà, sovranità, indipendenza ed integrità territoriale.
I membri del G7 hanno discusso la fornitura alla Russia di assistenza a duplice uso da parte della Cina e di assistenza militare da parte della RPDC e dell’Iran. Hanno condannato tutti questi aiuti.
I membri del G7 hanno discusso delle questioni politiche, di sicurezza e umanitarie in Medio Oriente, ivi compresi Israele, Gaza, Libano, Siria e Iran, e del loro impegno a promuovere la pace e la stabilità regionale. Hanno sottolineato l’importanza di una pace israelo-palestinese duratura. Hanno ribadito il loro sostegno alla piena attuazione del cessate il fuoco raggiunto tra Israele e Hamas, ivi compreso il rilascio di tutti gli ostaggi e l’espansione degli aiuti umanitari a Gaza. I membri del G7 sostengono gli sforzi di Egitto, Qatar e Stati Uniti nel continuare ad adoperarsi per un cessate il fuoco permanente. Hanno ribadito la loro condanna inequivocabile di Hamas e la necessità di garantire che Hamas non si ricostituisca militarmente né partecipi alla governance. Hanno riconosciuto il diritto intrinseco di Israele all’autodifesa, in linea con il diritto internazionale.
I membri del G7 hanno accolto con favore gli esiti della Conferenza internazionale sulla Siria, organizzata dalla Francia il 13 febbraio 2025. Hanno ribadito il loro impegno comune nei confronti del popolo siriano e il loro sostegno a un processo di transizione politica inclusivo, nello spirito della Risoluzione 2254 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Hanno inoltre accolto con favore gli sviluppi positivi in Libano, tra cui la recente elezione del Presidente Joseph Aoun, la nomina di Nawaf Salam a Primo Ministro e la formazione di un nuovo governo. I membri del G7 hanno ribadito il loro impegno per la stabilità, la sovranità e l’integrità territoriale di entrambi i Paesi.
I membri del G7 hanno condannato inequivocabilmente le azioni destabilizzanti dell’Iran, tra cui il rapido avanzamento dell’arricchimento dell’uranio senza una credibile giustificazione civile, l’agevolazione delle organizzazioni terroristiche e dei gruppi armati in Medio Oriente e nel Mar Rosso, la proliferazione di missili balistici e droni, la repressione transnazionale e la violazione dei diritti umani fondamentali.
I membri del G7 hanno ribadito il loro impegno per una regione indo-pacifica libera, aperta e sicura, fondata sul rispetto dello Stato di diritto e della sovranità. Si sono opposti fermamente a qualsiasi tentativo di modificare unilateralmente lo status quo con l’uso della forza e hanno sottolineato l’importanza di risolvere le controversie in modo pacifico. Si sono opposti con forza ai tentativi della Cina di limitare la libertà di navigazione tramite la militarizzazione e le attività coercitive nel Mar Cinese Meridionale.
I membri del G7 hanno espresso grave preoccupazione per i programmi nucleari e di missili balistici della Repubblica Popolare Democratica di Corea e hanno ribadito il loro impegno per la completa denuclearizzazione della penisola coreana. Hanno chiesto alla RPDC di abbandonare tutte le armi nucleari, i programmi nucleari esistenti e qualsiasi altra arma di distruzione di massa e i programmi di missili balistici in modo completo, verificabile e irreversibile, in conformità con tutte le pertinenti Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Hanno sottolineato che il sostegno diretto della RPDC alla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina segna una pericolosa espansione del conflitto, con gravi conseguenze per la sicurezza europea e dell’Indo-Pacifico. Hanno esortato la RPDC a cessare immediatamente ogni forma di assistenza alla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, anche tramite il ritiro delle sue truppe. Hanno chiesto alla RPDC di risolvere immediatamente la questione dei rapimenti.
I membri del G7 hanno anche discusso di situazioni urgenti di conflitto e instabilità in altre parti del mondo, tra cui la Repubblica Democratica del Congo e il Sudan, Haiti e il Venezuela.
I Ministri degli Esteri del G7 guardano all’incontro che si terrà in Canada a Charlevoix, nel Quebec, dal 12 al 14 marzo.