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Dichiarazione dei Ministri degli Esteri del G7 sul ripristino delle sanzioni contro l’Iran

Noi, Ministri degli Esteri G7 di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America e l’Alto Rappresentante dell’Unione Europea, restiamo uniti nel nostro sostegno all’attivazione da parte degli E3 del meccanismo di ripristino delle sanzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e delle altre restrizioni nei confronti dell’Iran. Questa azione è la conseguenza del continuo mancato rispetto da parte del Governo iraniano degli obblighi previsti dal Piano d’azione congiunto globale.

Accogliamo con favore il ripristino, a partire dalle ore 20:00 EDT (00:00 GMT) del 27 settembre 2025, delle risoluzioni 1696 (2006), 1737 (2006), 1747 (2007), 1803 (2008), 1835 (2008) e 1929 (2010), precedentemente revocate.

In conformità con i nostri obblighi in qualità di membri delle Nazioni Unite, stiamo ora procedendo alla tempestiva reintroduzione delle restrizioni riapplicate da queste risoluzioni del Consiglio di Sicurezza. Esortiamo tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite a implementare e rispettare pienamente queste sanzioni e le altre restrizioni.

Gli E3 e gli Stati Uniti hanno ripetutamente offerto all’Iran vie diplomatiche in buona fede per evitare il ripristino delle sanzioni e raggiungere una soluzione negoziata duratura e globale. La diplomazia rimane essenziale ora che il processo del Consiglio di Sicurezza ha portato alla reintroduzione delle sanzioni. Chiediamo all’Iran di astenersi da qualsiasi azione che possa provocare un’escalation, di avviare immediatamente colloqui diretti con gli Stati Uniti e di compiere progressi tangibili verso il pieno rispetto dei suoi obblighi in materia di non proliferazione nucleare. L’Iran deve cooperare pienamente con l’AIEA senza ulteriori ritardi e adempiere integralmente agli obblighi che gli incombono in virtù dell’accordo di salvaguardie globali previsto dal Trattato di non proliferazione nucleare.

Ciò include consentire la ripresa delle ispezioni dell’AIEA in tutti i suoi impianti nucleari e rendere conto di tutto il materiale nucleare in suo possesso, in particolare delle scorte di uranio altamente arricchito per le quali non esiste alcuna giustificazione civile credibile. Continueremo a collaborare con tutte le parti per trovare una soluzione diplomatica che garantisca che l’Iran non si doti mai dell’arma nucleare.

 

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