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Russia: una guida per gli investimenti italiani (in translation)

Da Mosca alla Siberia, da San Pietroburgo a Vladivostock, ecco il vademecum per orientare le imprese italiane che vogliono sbarcare nel mercato russo. E’ la ‘Guida per operatori economici italiani nella Federazione russa’, volume da 800 pagine a cura dell’Ambasciata italiana a Mosca, presentata oggi a Palazzo Giustiniani alla presenza del Sottosegretario Marta Dassu’ e dell’Ambasciatore a Mosca Zanardi Landi.


Russia punto di riferimento obbligato


La guida, con dati economici aggiornati, indirizzi utili e un vero e proprio censimento, regione per regione, delle opportunità di investimento, si presenta come strumento chiave per accompagnare la crescita delle relazioni commerciali italo-russe all’alba dell’ingresso della Federazione nel Wto.



“Al di là della naturale complementarità dei sistemi economici italiano e russo, l’uno basato sull’esportazione di manufatti, l’altro su quella di materie prime, la Russia già rappresenta un punto di riferimento obbligato nelle strategie di internazionalizzazione non solo per i grandi gruppi ma anche per numerosissime imprese piccole e medie”, scrive il Ministro Giulio Terzi nella prefazione, sottolineando che “l’aumento sostenuto delle esportazione sarà cruciale per far tornare a crescere l’economia italiana” e “i maggiori margini di sviluppo e le più interessanti opportunità andranno ricercate nelle economie in rapida crescita”.


Commercio Italia-Russia raddoppiato in 10 anni


In effetti il commercio tra Italia e Russia è “esploso, raddoppiando negli ultimi 10 anni”, ha spiegato il presidente dell’Ice Riccardo Monti alla presentazione della guida. Con un interscambio di 27,3 miliardi di euro nel 2011 (+21,4% rispetto al 2010), l’Italia è il secondo partner commerciale di Mosca in Ue, quinto a livello mondiale. Con un import che, basato su materie prime e energia, l’anno scorso è stato pari al doppio dell’export italiano (9,3 miliardi di euro). Da qui, l’opportunità di una guida per agevolare la crescita del made in Italy a Mosca e per sfruttare “i grandi spazi di crescita degli investimenti delle imprese russe in Italia”, come sottolineato da Aurelio Regina, presidente di Unindustria.


Al momento, sono 500 le grandi e piccole imprese attive sulle rive del Volga. Numero che nell’intenzione dei curatori della guida può crescere grazie a questo “strumento di conoscenza e lavoro che può aiutare investitori ed esportatori italiani a economicizzare quel tempo che, per loro, è merce preziosa”, ha osservato l’ambasciatore italiano a Mosca Antonio Zanardi Landi, ricordando che la guida diventerà presto un ebook e poi un sito interattivo, costantemente aggiornato.


Istituzionalizzare e rafforzare ancora di più le relazioni



I rapporti italo-russi non si basano solo sul commercio. “Negli ultimi anni le relazioni hanno avuto un grande sviluppo ma forse sono state troppo personalizzate. Si tratta di istituzionalizzarle e rafforzarle ancora di più”, ha spiegato il Sottosegretario Dassù, rilevando che la Russia “è cambiata, anche in positivo, con una società civile che si esprime e una classe media in pieno sviluppo”.

La guida per gli operatori è stata promossa dall’Ambasciata e realizzata con il contributo di ICE, Camera di Commercio italo-russa, Confindustria, Promos, GIM-Unimpresa, KPMG e Studio legale Pavia e Ansaldo. Il volume e’ aperto dalle prefazioni dei Ministri degli Esteri, Giulio Terzi, e dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, oltre che da quelle dei Ministri russi del Commercio e dell’Industria, Denis Manturov e dello Sviluppo Economico, Elvira Nabiullina. Esso e’ stato realizzato grazie al sostegno di numerosi sponsor, pubblici e privati (Studi Legali Carnelutti e Pavia e Ansaldo, Camera di Commercio italo-russa, SACE, SIMEST, FINEST, Banco Popolare, Studio Legale “Lex and Energy”, GIM-Unimpresa, UBI Banca, Unicredit bank, Monte dei Paschi di Siena).

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