Approfondire le relazioni bilaterali e riflettere sulle comuni sfide globali, dalla sostenibilità ambientale al multiculturalismo. Questi i temi al centro del V Forum Italia-Corea, co-organizzato con la Korea Foundation e dall’Università Keimyung, in partnership con l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura di Seoul, che si è svolto a Daegu, città metropolitana della provincia del Gyeongsang. L’esercizio dei Forum, concepito in occasione delle celebrazioni per i 120 anni delle relazioni bilaterali tra i due Paesi (1884 – 2004), ha costituito anche l’attuazione dell’Accordo culturale bilaterale, risalente al 1965 ma rinnovato nel 2005.
Un salto di qualità nelle relazioni bilaterali
L’appuntamento è caduto all’indomani delle consultazioni politiche condotte dal Sottosegretario di Stato Staffan De Mistura che ha cosi’ aperto la sessione inaugurale alla presenza delle istituzioni coreane. Di fronte ad una platea di oltre 200 partecipanti il Sottosegretario ha voluto sottolineare come la rapidità dei cambiamenti (qui più che altrove connessi alla globalizzazione, alla tecnologia e ai nuovi media) imponga ai nostri due Paesi di compiere un salto di qualità nelle relazioni bilaterali. In questa ottica vanno analizzate le nuove opportunità e le nuove sfide per proporre soluzioni innovative, tanto più possibili oggi alla luce dell’accresciuto peso della Corea nel panorama mondiale.
Cluster: 4 sessioni di lavoro
Immaginato come una struttura per cluster, il forum si è articolato in quattro sessioni di lavoro i cui ambiti includevano le sfide globali (globalizzazione, sostenibilità ambientale, multiculturalismo), i cambiamenti economico-sociali connessi all’invecchiamento della popolazione (problema comune ai due Paesi), la cooperazione tecnologica in ambito ambientale, le nuove forme di relazioni economico-commerciali (oltre la logica del puro scambio benche’ sotto l’ombrello del FTA UE-Corea), nonche’ un segmento specifico per il settore fashion e industria tessile (in virtù della vocazione industriale di Daegu).
Ai cluster sono intervenuti qualificati relatori italiani, espressione della partecipazione italiana ai grandi eventi internazionali (Amb. Claudio Moreno sui temi degli Expo int.li), del mondo accademico (Prof. Vittorio Valli dell’Università di Torino e Prof. Antonio Fiori dell’Università di Bologna), delle istituzioni nazionali e multilaterali (Dott. Pietro Ginefra per Banca d’Italia e dott. Goldstein per OCSE-UNESCAP), del mondo della moda (Dott.ssa Luisa Dolza dell’Istituto Marangoni), del giornalismo (Stefano Carrer del Sole24Ore), della migliore ricerca applicata (Prof. Enrico Drioli e Prof.ssa Cristina Sabbioni del CNR).