La Ministro Emma Bonino a Davos dove partecipa al World Economic Forum (WEF), dopo colloqui con i ministri delle Finanze e del Commercio indiani, Shri P. Chidambaran e Anand Sharma, ha affermato come, da parte loro, sia stato assicurato l’impegno a far sì che il governo indiano decida sui Marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone il 3 febbraio, come chiesto dalla Corte Suprema. Emma Bonino aveva incontrato i due ministri indiani nella giornata del 23 gennaio, e a lro aveva manifestato “la profonda frustrazione” del governo italiano per i recenti sviluppi della vicenda dei due militari italiani.
Bonino, ministri indiani chiaramente convinti che pena di morte non pensabile per i due militari
I due ministri indiani, ha ribadito il capo della diplomazia italiana, hanno poi espresso “con chiarezza” la loro convinzione che la “pena di morte non è pensabile”. L’obiettivo ora è arrivare quanto prima al processo, che l’Italia “seguirà con attenzione”. In ogni caso i due militari, “appena finito il processo torneranno in Italia” come prevedono “accordi” internazionali, ha aggiunto la Ministro Bonino, riferendo che la questione è stata oggi affrontata anche da funzionari dell’Ue nel corso di consultazioni politiche svoltesi oggi Delhi.
Ministro a Davos, post-crisi economica, crescita inclusiva e attualità internazionale
La Ministro, sin dal 23 gennaio, partecipa al WEF di Davos, in Svizzera e che ha come tema di copertina: “The reshaping of the world: consequences for society, politics and business. Quello del 2014, in programma dal 22 al 25 gennaio, è, di fatto il primo Forum di Davos che guarda oltre la crisi economica globale e alle sue conseguenze sociali, economiche e politiche nei cinque continenti. Anche perché, come ogni anno, nella cittadina svizzera confluiscono i protagonisti della scena politica ed economica internazionale, provenienti dal settore pubblico e privato oltre che dai vertici delle principali Organizzazioni Internazionali. Per l’Italia oltre a quella della titolare della Farnesina, hanno partecipato al Forum il Ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni e il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco.
A WEF 2014 focus su crescita inclusiva, innovazioni e mondo sostenibile
L’obiettivo del Word Economic Forum (WEF) è quello di discutere le questioni di maggiore attualità dell’agenda economico-finanziaria e politica globale, analizzando in un formato trasversale e informale le criticità e le trasformazioni più rilevanti, per individuare soluzioni condivise tramite un confronto aperto. La 44/a edizione del summit ha individuato quattro pilastri programmatici attorno ai quali ruoteranno le sessioni: il raggiungimento di una crescita inclusiva, l’adozione di innovazioni dirompenti, il soddisfacimento di nuove aspettative sociali; la sostenibilità di un mondo di 9 miliardi di persone. E a differenza delle edizioni precedenti, quest’anno il dibattito parte da una valutazione largamente condivisa sull’esistenza di una ripresa economica sia negli Stati Uniti e che in Europa. Al Forum ha inoltre inviato un messaggio Papa Francesco, secondo il quale “la crescita in equità richiede decisioni, meccanismi e processi volti a una più equa distribuzione delle ricchezze, alla creazione di opportunità di lavoro e a una promozione integrale dei poveri che superi il mero assistenzialismo”. Da qui la richiesta del messaggio del Pontefice al WEF: “fare in modo che la ricchezza sia al servizio dell’umanità e non la governi”.
Nutrita lista partecipanti, con circa 40 Capi di Stato e di Governo
Nutrita, come ogni anno, la lista dei partecipanti al Wef. Al Forum di Davos hanno partecipato, tra gli altri, una quarantina di Capi di Stato e di Governo (dal Primo Ministro britannico David Cameron a quello australiano Tony Abbot, dal premier nipponico Shizo Abe alla Presidente del Brasile Dilma Roussef fino al Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu), il Direttore del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde, il Governatore della BCE Mario Draghi, il Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale per il Commercio Roberto Azevedo e il Commissario agli Affari Economici Olli Rehn. Presenti, inoltre, circa 1500 imprenditori da tutto il mondo, tra i quali i Ceo di Yahoo, Total, Novartis e Dangote Group. Alla direzione del World Economic Forum, c’è anche quest’anno il suo fondatore, il Professor Klaus Schwab.