Gli eventi della rassegna ‘Fare Cinema’, realizzati nell’ambito della prima edizione della Settimana del Cinema Italiano nel Mondo e del programma culturale ‘Italy in Myanmar 2018’, hanno registrato un’ampia partecipazione alla proiezione delle pellicole ‘L’Ultimo Imperatore’, ‘Fortapasc’ e ‘La Pazza Gioia’. Si conferma il particolare interesse mostrato dall’opinione pubblica birmana e internazionale nei confronti della cinematografia italiana.
Si e’ conclusa la serie di eventi realizzati in occasione della rassegna “Fare Cinema” nell’ambito della prima edizione della Settimana del Cinema Italiano nel Mondo e del programma culturale di questa Ambasciata “Italy in Myanmar 2018”.
Avvalendosi del titolo “Italian Film Festival” e ricorrendo alla collaborazione con la sala cinematografica piu’ nota della citta’, l’Ambasciata d’Italia a Yangon ha presentato il capolavoro di Bernardo Bertolucci “L’ultimo imperatore”, di cui e’ stata proiettata una versione restaurata in 3D, registrando il tutto esaurito. Nel corso del suo intervento introduttivo l’Ambasciatore Aliberti ha valorizzato il ruolo del genio e della creativita’ italiana che, anche in ambito cinematografico, hanno dato vita a pellicole la cui qualita’ e’ riconosciuta in tutto il mondo e che hanno rappresentato una fonte d’ispirazione inesauribile anche per le piu’ ambiziose produzioni hollywoodiane.
I locali dell’Ambasciata hanno inoltre ospitato la proiezione di altri due film italiani, “Fortapasc” (particolarmente apprezzato per la tematica della liberta’ di stampa, un argomento estremamente delicato in Myanmar) e “La Pazza Gioia”, registrando un’amplissima partecipazione del pubblico birmano e internazionale.
Sull’onda del successo registrato in occasione di questa rassegna, verrà organizzata un’altra proiezione cinematografica in occasione della 27esima edizione dello European Film Festival del prossimo settembre, per cui e’ stato scelto il film di Paolo Genovese “Perfetti Sconosciuti”.
La rassegna “Fare Cinema” ha permesso di proseguire lungo il percorso di avvicinamento del pubblico birmano alla produzione cinematografica italiana, un settore ancora poco conosciuto ma che continua a dare risultati sempre al di sopra delle aspettative.