One year ago, the 22 year old woman Mahsa Amini was killed while in custody of the Iranian morality police. Her death sparked a nationwide movement of women and men calling for the respect, protection and fulfilment of their universal human rights and fundamental freedoms.
The response to this wave of protests by the Iranian authorities was repression causing hundreds of deaths, thousands of unjust detentions and harm. Freedom of opinion and expression and other civic freedoms have been increasingly curtailed. The human rights situation in Iran continues to be critical.
The EU and its member states stand united in urging the Iranian authorities to strictly abide by the principles enshrined in the International Covenant on Civil and Political Rights, to which Iran is a party. We call upon Iran to eliminate, in law and in practice, all forms of systemic discrimination against women and girls in public and private life and to take gender-responsive measures to prevent and ensure protection for women and girls against sexual and gender-based violence in all its forms. The EU believes in and speaks up for fundamental rights such as freedom of expression, including online and offline, and freedom of assembly, which must be respected in all circumstances. A strong and free civil society is essential.
We are appalled by the use of harsh sentences, including the carrying out of capital punishment, against protesters and reiterate our unequivocal opposition to the death penalty at all times, in all places and in all circumstances. Taking into account the worrying increase in executions in Iran over the past year, the EU calls on the Iranian authorities to refrain from any future executions, provide due process to all detainees and pursue a consistent policy towards the abolition of capital punishment. The EU also recalls that under international law the prohibition of torture is absolute. There are no reasons, circumstances or exceptions whatsoever that could be invoked as a justification for its use.
Moreover, we call on Iran to implement the relevant international treaties and agreements to which it is a party, to allow free and unhindered access to the country for relevant UN Human Rights Special Procedures mandate holders and to fully cooperate with the independent, international Fact-Finding Mission created by the Human Rights Council. The European Union will continue to demand that the perpetrators of violence and human rights violations be held accountable.
The EU also calls on Iran to immediately cease the unacceptable and unlawful practice of arbitrary detention, including of EU and dual EU-Iranian citizens and to immediately set them free.
The EU and its member states reaffirm their strong support for the fundamental rights of Iranian women and men and their aspirations. As a result, we continue to consider all appropriate options at our disposal to address any issues of concern pertaining to the human rights situation in Iran.
Traduzione di cortesia
Iran: Dichiarazione dell’Alto Rappresentante a nome dell’Unione Europea
Un anno fa, la ventiduenne Mahsa Amini veniva uccisa mentre era sotto la custodia della polizia morale iraniana. La sua morte ha scatenato un movimento nazionale di donne e uomini che chiedono il rispetto, la protezione e la realizzazione dei loro diritti umani universali e delle loro libertà fondamentali.
La risposta a questa ondata di proteste da parte delle autorità iraniane è stata una repressione che ha causato centinaia di morti, migliaia di detenzioni immotivate e danni. La libertà di opinione e di espressione e altre libertà civiche sono state sempre più limitate. La situazione dei diritti umani in Iran continua a essere critica.
L’UE e i suoi Stati membri sono uniti nell’esortare le autorità iraniane a rispettare rigorosamente i principi sanciti dal Patto internazionale sui diritti civili e politici, di cui l’Iran è parte. Chiediamo all’Iran di eliminare, nella legge e nella pratica, tutte le forme di discriminazione sistemica contro le donne e le ragazze nella vita pubblica e privata e di adottare misure che rispondano alle esigenze di genere per prevenire e garantire la protezione delle donne e delle ragazze contro la violenza sessuale e di genere in tutte le sue forme. L’UE crede e si fa portavoce di diritti fondamentali come la libertà di espressione, sia online che offline, e la libertà di riunione, che devono essere rispettati in ogni circostanza. È fondamentale garantire una società civile forte e libera.
Siamo sconcertati dall’uso di pene severe, compresa l’esecuzione della pena capitale, contro i manifestanti e ribadiamo la nostra inequivocabile opposizione alla pena di morte in ogni momento, in ogni luogo e in ogni circostanza. Tenendo conto del preoccupante aumento delle esecuzioni in Iran nell’ultimo anno, l’UE invita le autorità iraniane ad astenersi da qualsiasi futura esecuzione, a garantire un giusto processo a tutti i detenuti e a perseguire una politica coerente verso l’abolizione della pena capitale. L’UE ricorda inoltre che, secondo il diritto internazionale, il divieto di tortura è assoluto. Non esistono ragioni, circostanze o eccezioni di alcun tipo che possano essere invocate per giustificarne l’uso.
Inoltre, chiediamo all’Iran di attuare i trattati e gli accordi internazionali di cui è parte, di consentire l’accesso libero e senza ostacoli al paese ai titolari del mandato delle procedure speciali delle Nazioni Unite per i diritti umani e di cooperare pienamente con la missione internazionale indipendente di accertamento dei fatti istituita dal Consiglio dei diritti umani. L’Unione Europea continuerà a chiedere che gli autori delle violenze e delle violazioni dei diritti umani siano chiamati a rispondere delle loro azioni.
L’UE invita inoltre l’Iran a cessare immediatamente l’inaccettabile e illegale pratica della detenzione arbitraria, anche nei confronti dei cittadini dell’UE e di quelli con doppia cittadinanza UE-Iran, e a liberarli immediatamente.
L’UE e i suoi Stati membri ribadiscono il loro forte sostegno ai diritti fondamentali delle donne e degli uomini iraniani e alle loro aspirazioni. Di conseguenza, continuiamo a valutare tutte le opzioni appropriate a nostra disposizione per affrontare qualsiasi questione di preoccupazione relativa alla situazione dei diritti umani in Iran.