The proliferation of WMD and their delivery systems continues to pose a significant threat to international security. In this environment, Iran’s missile program remains one of the greatest challenges to international nonproliferation efforts. Today, Iran holds the largest inventory of ballistic missiles in the Middle East, and its ballistic missile programs continue to pose a threat to countries across the region and beyond. In addition, Iran’s provision of missile and UAV technology to its partners and proxies endangers international stability and escalates regional tension.
On October 18, 2023, the restrictions set forth in UN Security Council resolution 2231 (2015) to constrain Iran’s ballistic missile program are slated to expire. Resolution 2231 (2015) was based on the assumption that Iran would take the necessary steps towards restoring confidence in the exclusively peaceful nature of its nuclear program. This has not happened. In this context, it is imperative that all States continue to take steps to counter Iran’s destabilizing ballistic missile-related activities through ongoing counterproliferation cooperation.
We, the Proliferation Security Initiative (PSI)-endorsing States listed below, will uphold the commitments enshrined in the PSI Statement of Interdiction Principles by continuing to counter destabilizing Iranian missile- and UAV-related activities, consistent with all other relevant national and international authorities and related commitments.
Specifically, with regard to Iran and consistent with the PSI principles, we affirm our commitment to take all necessary measures to prevent the supply, sale, or transfer of ballistic missile-related items, materials, equipment, goods, and technology, to protect peace and stability in the region and beyond including: (1) undertake effective measures to interdict the transfer to and from Iran of missile-related materials, including those related to UAVs; (2) adopt streamlined procedures for rapid exchange of relevant information concerning Iran’s proliferation activities; (3) review and work to strengthen our relevant national legal authorities to address Iranian missile- and UAV-related issues; and (4) take specific actions in support of interdiction efforts related to Iran’s missile and UAV programs.
We further reaffirm our commitment to ensuring that domestic processes are in place to undertake such efforts. We call on all countries to ensure they have sufficient domestic legal authorities and capabilities to address Iran’s missile program, and we stand united in our determination to address Iran’s destabilizing missile-related activities.
Signing States
Antigua and Barbuda
Australia
Austria
Bahrain
Belgium
Belize
Bulgaria
Canada
Colombia
Croatia
Cyprus
Czechia
Denmark
Estonia
Finland
France
Germany
Greece
Hungary
Iceland
Ireland
Israel
Italy
Japan
Latvia
Lithuania
Luxembourg
Montenegro
Morocco
Netherlands
New Zealand
Norway
Palau
Panama
Poland
Portugal
Republic of Korea
Romania
San Marino
Slovakia
Slovenia
Spain
Sweden
Ukraine
United Kingdom
United States
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Traduzione di cortesia
Dichiarazione congiunta sulla risoluzione 2231 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite Giornata di transizione
La proliferazione delle armi di distruzione di massa e dei loro vettori continua a rappresentare una minaccia significativa per la sicurezza internazionale. In questo contesto, il programma missilistico iraniano rimane una delle maggiori sfide per gli sforzi internazionali di non proliferazione. Oggi l’Iran detiene il più grande inventario di missili balistici del Medio Oriente e i suoi programmi di missili balistici continuano a rappresentare una minaccia per i Paesi della regione e non solo. Inoltre, la fornitura di tecnologia missilistica e di UAV (velivoli senza equipaggio) da parte dell’Iran ai suoi partner mette a rischio la stabilità internazionale e inasprisce le tensioni regionali.
Il 18 ottobre 2023 scadranno le restrizioni stabilite dalla risoluzione 2231 (2015) del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per limitare il programma di missili balistici dell’Iran. La risoluzione 2231 (2015) si basava sul presupposto che l’Iran avrebbe compiuto i passi necessari per ripristinare la fiducia nella natura esclusivamente pacifica del suo programma nucleare. Ciò non è avvenuto. In questo contesto, è imperativo che tutti gli Stati continuino a prendere provvedimenti per contrastare le attività destabilizzanti dell’Iran legate ai missili balistici attraverso la cooperazione di controproliferazione in corso.
Noi, gli Stati aderenti all’Iniziativa per la sicurezza contro la proliferazione (PSI) elencati di seguito, manterremo gli impegni sanciti nella Dichiarazione dei principi di interdizione della PSI continuando a contrastare le attività destabilizzanti iraniane legate ai missili e agli UAV, coerentemente con tutte le altre autorità nazionali e internazionali competenti e con gli impegni correlati.
In particolare, per quanto riguarda l’Iran e coerentemente con i principi della PSI, affermiamo il nostro impegno a prendere tutte le misure necessarie per impedire la fornitura, la vendita o il trasferimento di articoli, materiali, attrezzature, beni e tecnologie legati ai missili balistici, per proteggere la pace e la stabilità nella regione e oltre, tra cui: (1) adottare misure efficaci per interdire il trasferimento da e verso l’Iran di materiali legati ai missili, compresi quelli relativi agli UAV; (2) adottare procedure semplificate per lo scambio rapido di informazioni pertinenti sulle attività di proliferazione dell’Iran; (3) rivedere e lavorare per rafforzare le nostre autorità legali nazionali competenti per affrontare le questioni legate ai missili e agli UAV iraniani; e (4) intraprendere azioni specifiche a sostegno degli sforzi di interdizione relativi ai programmi missilistici e UAV dell’Iran.
Riaffermiamo inoltre il nostro impegno a garantire che i processi nazionali siano in atto per intraprendere tali sforzi. Invitiamo tutti i Paesi ad assicurarsi di disporre di sufficienti autorità e capacità legali nazionali per affrontare il programma missilistico iraniano e rimaniamo uniti nella nostra determinazione ad affrontare le attività destabilizzanti dell’Iran legate ai missili.
Stati firmatari
Antigua e Barbuda
Australia
Austria
Bahrein
Belgio
Belize
Bulgaria
Canada
Cipro
Colombia
Croazia
Danimarca
Estonia
Finlandia
Francia
Germania
Giappone
Grecia
Irlanda
Islanda
Israele
Italia
Lettonia
Lituania
Lussemburgo
Marocco
Montenegro
Norvegia
Nuova Zelanda
Paesi Bassi
Palau
Panama
Polonia
Portogallo
Regno Unito
Repubblica Ceca
Repubblica di Corea
Romania
San Marino
Slovacchia
Slovenia
Spagna
Stati Uniti d’America
Svezia
Ucraina
Ungheria