Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani, ha avuto questo pomeriggio a Sassuolo un incontro con la dirigenza di Confindustria Ceramica, l’associazione degli industriali del settore ceramiche.
A Sassuolo, il Ministro ha confermato l’impegno della Farnesina a favore della ceramica italiana. Un impegno duplice. Con le agenzie specializzate (ICE, Sace, Simest), infatti, la Farnesina lavora per favorire l’export italiano nel mondo, sostenendo la presenza alle principali fiere (comprese quelle internazionali in Italia) e assistendo le aziende nel loro processo di internazionalizzazione.
Un fronte ugualmente strategico è quello degli interventi a livello internazionale contro azioni di dumping da parte di alcuni Stati e per monitorare il processo di elaborazione di nuove direttive internazionali (soprattutto nell’Unione Europea) che potrebbero creare ostacoli insormontabili alle industrie italiane.
Dopo un 2022 da record – con l’export che ha fatto segnare +14% rispetto all’anno precedente e percentuali di fatturato derivanti dalle esportazioni pari a quasi il 90% – il 2023 ha visto un rallentamento della performance delle nostre imprese del comparto ceramico a fronte di molteplici fattori di crisi.
“La Farnesina raddoppierà gli sforzi a favore dell’industria italiana della ceramica. L’Italia, come economia di trasformazione, deve assicurarsi la disponibilità di materie prime” ha commentato Tajani. “Faccio un esempio”, ha proseguito il Vicepremier, “il mio Ministero monitora da quasi due anni la disponibilità e i prezzi di argilla e caolino, che hanno subito notevoli rincari a seguito dello scoppio del conflitto in Ucraina, da cui provenivano oltre i tre quarti degli approvvigionamenti di questi beni per l’industria italiana della ceramica. Per far fronte a questa situazione, stiamo sostenendo il settore nella ricerca di nuove forniture, anche con riferimento all’andamento dei prezzi di questi beni”.
Nell’incontro con il Ministro sono intervenuti il presidente Giovanni Savorani e i Vice Presidenti Filippo Manuzzi, Emilio Mussini, Franco Manfredini. Savorani ha espresso “ringraziamento per il supporto del MAECI al rinnovo dei dazi antidumping con Paesi che utilizzano condizioni produttive che distorcono la corretta concorrenza di mercato”.
Gli industriali hanno ribadito al Ministro che la politica ambientale dell’UE e il suo sistema ETS (il meccanismo sulle emissioni di anidride carbonica) penalizzano l’industria ceramica italiana perché, non esistendo tecnologie alternative all’uso del gas, tale situazione finisce per introdurre di fatto una nuova tassazione in questo settore.
Confindustria Ceramica ha ringraziato il Ministro Tajani anche per il continuo supporto del Ministero degli Affari Esteri al salone Cersaie, che rappresenta il momento più importante di confronto con il mercato mondiale, con 100.000 visitatori nell’ultima edizione (+8,8% rispetto all’edizione 2022).