Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, aprirà domani la XII edizione della Conferenza Italia-America Latina e Caraibi, evento organizzato dalla Farnesina in collaborazione con l’Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana (IILA). La Conferenza riunisce alte cariche governative dei 33 Paesi latinoamericani e caraibici membri della CELAC e i vertici delle Organizzazioni e banche regionali. Per l’occasione, il Ministro ha dedicato un editoriale alla conferenza, che viene pubblicato nei principali Paesi della regione.
La Conferenza, istituita nel 2003, rappresenta il principale foro di dialogo politico tra l’Italia e i Paesi dell’America Latina e dei Caraibi. L’edizione 2025 si svolge sotto il tema “Italia-America Latina e Caraibi: un partenariato in crescita” con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione in svariati settori prioritari: crescita economica sostenibile, energia, transizione verde e digitale, cultura, sicurezza e formazione.
I lavori saranno aperti dal Ministro Tajani, cui seguiranno gli interventi della Ministra degli Esteri della Colombia e Presidente pro tempore della CELAC, Rosa Yolanda Villavicencio, e del Segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede, Mons. Paul Richard Gallagher. La giornata prevede due sessioni tematiche dedicate al rafforzamento del partenariato economico e commerciale e alla cooperazione energetica come asse strategico comune.
L’Italia consolida con l’America Latina rapporti economici di massimo rilievo: nel 2024 l’interscambio commerciale ha toccato i 33 miliardi di euro con quasi 21 miliardi di export verso la regione. Solo nel primo trimestre 2025 si è registrato un interscambio pari a 23 miliardi, evidenziando la crescente competitività delle imprese italiane nei mercati latinoamericani.
La Conferenza si inserisce nella più ampia strategia di politica estera promossa dal Ministro Tajani, fondata sulla “diplomazia della crescita” e sul rilancio del ruolo dell’Italia in America Latina e Caraibi. Un’azione che punta a valorizzare le profonde connessioni storiche, culturali ed economiche che uniscono l’Italia alla regione e a promuovere una cooperazione multilivello, orientata a risultati concreti.