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Sudan: appello dell’Italia a cessare le ostilità

La caduta il 26 ottobre di El Fasher, nel Darfur settentrionale, nelle mani delle Forze di Supporto Rapido (RSF) dopo un assedio durato oltre 18 mesi, segna un drammatico aggravamento della già devastante guerra civile in Sudan, con conseguenze umanitarie potenzialmente catastrofiche.

L’Italia esprime grande preoccupazione di fronte ai resoconti provenienti in queste ore da El Fasher, che fanno stato di atrocità commesse su larga scala, esecuzioni sommarie e atti di violenza deliberata contro i civili da parte delle RSF.

L’Italia chiama tutte le parti in conflitto a cessare immediatamente le ostilità nella regione del Darfur e in tutto il Sudan e a rispettare il diritto umanitario internazionale e i diritti umani. I civili devono essere protetti e le organizzazioni umanitarie devono poter avere accesso in sicurezza alle aree di crisi.

L’Italia non ha mai abbandonato la popolazione sudanese, continuando a prestare assistenza ai civili anche a seguito dello scoppio della guerra civile, sia in Sudan sia nei Paesi limitrofi.

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